Il libero Giada Marinangeli: "Ancora tanto lavoro per calarmi bene nel nuovo ruolo, ma intanto la squadra è cresciuta"

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29 Novembre 2017

 

L’esordio nel ruolo anticipato alle ultime due gare della passata stagione, poi il graduale adeguamento alle mansioni di libero della Sia Coperture San Giustino dopo diversi anni da schiacciatrice. Vista l’importanza che riveste, occorrerà ancora del tempo per prendere padronanza piena, ma è certo che Giada Marinangeli stia procedendo per la giusta strada, come dimostrano le più recenti percentuali in ricezione e il lavoro in difesa. E assieme alle prestazioni della 20enne di Sansepolcro, sta salendo anche il rendimento di una squadra che contro la Videomusic Castelfranco di Sotto ha sciorinato una prestazione vincente e convincente, la più bella di questa prima fase del campionato di B1. “Sono d’accordo – commenta la Marinangeli – sabato scorso abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito e qualitativamente cresciuto”. Quanto ha inciso su questo risultato la precedente affermazione di Perugia contro la School Volley? “E’ stata determinante per acquisire ulteriore fiducia, tanto più che il compito non era facile, ma sapevamo benissimo che la logica della classifica non sarebbe valsa per questo derby”. Come sta procedendo l’ambientamento nel nuovo ruolo che ti è stato assegnato? “Non è semplice, perché provengo da dodici anni di attacchi alla banda. Fino a poco tempo fa, facevo movimenti diversi e allora sto lavorando molto: è cambiata per me l’impostazione, ma mi trovo bene, anche perché l’allenatore mi segue molto e con insistenza. D’altronde, è la mia prima volta da titolare in un campionato di Serie B1”. Avverti addosso le responsabilità che comporta per te il fatto di dover giocare? In altre parole, ti senti a volte sotto pressione? “Sono sincera e dico di sì, anche se non in maniera ossessiva. Il passaggio a libero significa fare principalmente due cose: ricezione e difesa, che debbono però essere fatte bene”. Sabato prossimo, un altro “crostino” difficile sulla vostra strada: la Roana Macerata, che affronterete in trasferta al Fontescodella. Un altro banco di prova per le vostre ambizioni? “Macerata è una matricola che si comporta con la disinvoltura di una veterana della categoria, ma tutte le gare sono a rischio se viene a mancare la giusta concentrazione. Contro il Castelfranco di Sotto, il primo segnale di attenzione lo abbiamo dato in difesa e in partite di questo genere vince chi difende di più”. Dove può arrivare la Sia Coperture San Giustino? “Non voglio fare pronostici per scaramanzia, un po’ come le mie compagne. Credo però che gli obiettivi importanti si raggiungano con la mentalità della squadra nella quale tutte le pedine si aiutano a vicenda. Il tempo sarà poi il galantuomo della situazione nel contesto di un gruppo particolarmente affiatato: c’è molta sintonia fra di noi, con un mix ottimale fra giocatrici più esperte e atlete più giovani”.

 

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