Turismo in Altotevere: i dati Aur sugli arrivi accendono il dibattito politico

A Città di Castello interpellanza dei gruppi consiliari di centrodestra: “Necessaria una valutazione più completa e oggettiva”

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22 Febbraio 2024
città di castello

I dati recentemente diffusi dall’Aur (Agenzia Umbria Ricerche) sugli arrivi turistici in Altotevere accendono il dibattito politico a Città di Castello. I numeri recentemente diffusi e commentati dall’assessora al turismo Letizia Guerri riguardo alla variazione 2019/2023 – nei quali si evidenzia un aumento dell'11,5% per gli arrivi turistici – hanno spinto i gruppi consiliari di opposizione del centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Castello Civica, Marinelli Sindaco, Lega) a presentare un’interpellanza nella quale vengono chiesti maggiori chiarimenti sul tema.

Nell’atto protocollato oggi, i consiglieri fanno notare che l’indagine statistica di Aur indica un +11,5% sugli “arrivi turistici”, ovvero il numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi (bar, ristoranti, eventi…), mentre per quanto riguarda le “presenze turistiche”, ossia il numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi, si registra un +6,3%. Secondo i consiglieri, sarebbe proprio quest’ultimo dato a determinare “il reale impatto economico e produttivo dell'industria turistica, rispetto al ‘mordi e fuggi’”. Dal report, inoltre, non emergerebbe con chiarezza “quale contributo effettivo fornisca il comune di Città di Castello rispetto agli altri comuni che gravitano nella stessa zona”.

Sulla scia del dato relativo al turismo nel comprensorio tuderte, che registra una diminuzione del 11,2% negli arrivi, ma un incremento del 7,9% nelle presenze, i consiglieri sottolineano “l’importanza di valutare i dati in modo corretto e obiettivo” e interpellano l’assessora riguardo alle motivazioni che l'hanno spinta a “pubblicizzare dati parziali, che non forniscono un'analisi completa del settore turistico ad operatori e cittadini”.
 

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A Città di Castello interpellanza dei gruppi consiliari di centrodestra: “Necessaria una valutazione più completa e oggettiva”