Premio Pieve 2023: ecco gli otto finalisti

La 39ª edizione omaggia il fondatore dell’Archivio dei Diari Saverio Tutino nel centenario della nascita

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08 Agosto 2023
archivio diari pieve ss

Sono state annunciate le otto opere finaliste selezionate dalla Commissione di lettura nominata dall'Archivio Diaristico Nazionale per l’edizione 2023 del Premio Pieve “Saverio Tutino”. Quest'anno, l’evento, intitolato "Se Saverio fosse oggi", celebra il centenario della nascita del fondatore dell'Archivio dei diari.
La manifestazione si svolgerà come sempre a Pieve Santo Stefano, con le iniziative che prenderanno il via giovedì 14 settembre per poi culminare con la proclamazione dell'opera vincitrice nella giornata conclusiva di domenica 17.

Le otto opere selezionate raccontano storie affascinanti che spaziano dall'Italia del secolo scorso all'attualità, toccando continenti come l'Europa, il Centro America e il Medio Oriente. Tra le finaliste troviamo un epistolario di una giovane coppia, quattro memorie autobiografiche e tre diari scritti quasi quotidianamente. Queste opere compongono un affresco esclusivo ed efficace della Storia d'Italia.

premio pieve 2023
Premio Pieve 2023: gli otto finalisti

Le opere 

Una delle opere finaliste, intitolata "Col nome della Patria sulle labbra", è l'epistolario di Vincenzo Calzia, un giovane sottotenente degli Alpini durante la Prima Guerra Mondiale. Attraverso le sue parole, Vincenzo ricorda la morte dei compagni, l'orrore delle trincee e la "vittoria mutilata". Questa memoria è un toccante resoconto che cattura l'entusiasmo iniziale per la guerra patriottica e la successiva scoperta dell'orrore che ha segnato la vita di molti soldati.

Un'altra opera finalista, intitolata "Più scriverai più ti vorrò bene", è una corrispondenza tra Vittoria Cerisola ed Edoardo Guelfi, due giovani sposi che si trovano a gestire un negozio di generi alimentari nel dopoguerra italiano. Durante la lettura di queste lettere, emerge il coraggio di molte persone costrette a emigrare e le sfide che devono affrontare quotidianamente.

Lino, un ex avvocato che ora insegna, dipinge e scrive racconti, è l'autore del diario intitolato "La caduta e la ripresa". In questo diario, Lino annota per sette anni il percorso di una vita segnata da alti e bassi, inclusi i ricoveri in strutture psichiatriche per curare un disturbo borderline. Le pagine del diario offrono una visione completa della vita di Lino, dai suoi rapporti con i genitori al suo interesse per la spiritualità e la religione.

Un viaggio in Messico, Guatemala e Belize nel 1979 è raccontato da Ada Maestrale nella memoria intitolata "Il nostro Messico". Attraverso descrizioni minuziose e una scrittura intensa, Ada condivide il suo desiderio di conoscere altre culture e persone, fornendo al lettore un'esperienza di viaggio coinvolgente.

Un'altra opera finalista è il diario di Ettore Piccinini, un sottufficiale del Regio Esercito deportato nei campi di lavoro del Reich dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Nel suo diario intitolato "Quando saremo di nuovo uomini", Ettore documenta l'avanzata degli Alleati in Germania e la speranza di liberazione che brilla tra i prigionieri di guerra.

Maria Anna Rold, all'età di diciotto anni, parte per la Germania in cerca di lavoro. Nel suo diario intitolato "La via della vita", Maria Anna condivide le sofferenze, le umiliazioni e la paura dei bombardamenti durante la guerra, offrendo al lettore uno sguardo diverso sul conflitto.

Paola Tellaroli, una donna colpita da un ictus a soli trent'anni, racconta la sua battaglia per riconquistare la normalità nella memoria intitolata "Tutta la polvere del mondo in faccia". Paola afferma le difficoltà, i progressi e le emozioni vissute durante il suo percorso di riabilitazione, offrendo un'ispirazione per coloro che affrontano sfide simili.

L’autobiografia di Solange Van Ingen ha un titolo parlante, Diario di una borderline. Solange affida alla pagina scritta i ricordi della sua adozione in una famiglia che l’ha accettata e le ha voluto bene; del razzismo, subito per il colore della sua pelle; degli abusi fisici e psicologici e dei disturbi di alimentazione e di personalità. Ma anche dell’amore per sua figlia, nata da un rapporto violento e tormentato.

La Commissione di lettura del Premio Pieve Saverio Tutino 2023 ha sottolineato l'alto livello qualitativo delle opere finaliste e il loro contributo alla memoria collettiva. La selezione delle opere finaliste è stata fatta tenendo conto della profondità delle riflessioni, della capacità di emozionare il lettore e della qualità letteraria complessiva.

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La 39ª edizione omaggia il fondatore dell’Archivio dei Diari Saverio Tutino nel centenario della nascita