“La mia Sansepolcro. My New Orleans”: inaugurata la personale di Franco Alessandrini 

Franco Alessandrini torna protagonista al Museo Civico con la mostra “La mia Sansepolcro. My New Orleans”. Inaugurata nella giornata di venerdì 8 dicembre, l’esposizione sarà visibile nella Sala delle Pietre fino al 4 febbraio 2024, mettendo in luce i due ambienti che hanno fatto da sfondo alla vita dell’artista, Sansepolcro e New Orleans.

Si può infatti notare attraverso le tele esposte, assieme all’originalità dell’artista, proprio questa dicotomia che collega la città natale con le sue tradizioni storiche alla lontana terra della Louisiana, residenza di Alessandrini dal 1967, dove sono le figure della musica jazz a farla da padrone. L’artista nella sua lunga carriera ha più volte esibito le sue opere a Sansepolcro e nel mondo, facendosi conoscere proprio in quelle terre oltreoceano dove adesso abita.

La mostra è stata organizzata dagli Sbandieratori di Sansepolcro, con il patrocinio del comune biturgense, e rappresenta l’iniziativa finale con cui il gruppo ha celebrato il 70° anniversario della propria nascita. Presenti alla cerimonia il sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti, l’assessore alla cultura Francesca Mercati, il presidente degli Sbandieratori Giuseppe Del Barna e il vice presidente del consiglio regionale della Toscana Marco Casucci, i cui interventi sono stati accompagnati dalle parole di Michele Foni (“In tempi in cui tutti gli autori fanno riferimento al passato e sembra impossibile inventarsi qualcosa di nuova, Franco Alessandrini lo ha fatto, si è inventato uno stile proprio”) e Riccardo Lorenzi.

Quest’ultimo è intervenuto in qualità di realizzatore del catalogo “L’uovo di Piero”, dedicato all’installazione che proprio l’8 dicembre di due anni fa veniva inaugurata sulla terrazza del Civico, anche questa nata dalle mani di Alessandrini a dimostrazione del suo legame inscindibile con la sua città.

Lo stesso artista, nel sintetizzare i tratti salienti della mostra, ha ricordato di aver voluto “fare un omaggio alle mie due città”, esponendo “pezzi secondo me importanti, alcuni realizzati a Sansepolcro diversi anni fa, altri a New Orleans più di recente”. Tema centrale di questa produzione dell’ultimo periodo, ha spiegato Franco Alessandrini, sono state le “parate di musica jazz”, nel tentativo di “interpretare i sentimenti che ci sono nella musica”. Del resto “con poche note musicali si compongono tante belle cose, così come con i pochi colori importanti della tavolozza. La musica è come il vento, non si vede ma si sente – ha detto l’artista – quindi ho cercato di darle un corpo e un colore”.