Il Premio Pieve entra nel vivo: il programma di sabato 17 settembre

Penultima giornata di incontri dedicati ai temi dell'identità e della ricerca della libertà

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17 Settembre 2022
perrotta

La ricerca della libertà, il tema dell’identità, attraversano gli incontri in programma sabato 17 settembre nella terza giornata del 38° Premio Pieve.

Il progetto DIMMI-Diari Multimediali Migranti apre alle 9:30 con le storie raccolte nel volume Come alberi in cammino (Terre di mezzo 2022), quinto del progetto. Gli autori, vincitori dell’edizione 2021, parleranno al pubblico e ai loro lettori delle loro esperienze, aspirazioni, battaglie, in dialogo con Alessandro Triulzi, Elona Aliko, Monica Massari.

dimmi

 

La via della libertà è il titolo della memoria di Furio Aceto, vincitore del Premio Pieve 2021 con il titolo Comandante Aceto, ora libro grazie all’editore Terre di mezzo. Memoria lucida e straordinaria di un ufficiale transitato da un glorioso reggimento di Cavalleria dell’Esercito Regio alla lotta partigiana, infine rientrato tra i regolari alla fine della Seconda guerra mondiale dopo essersi sforzato di capire, per tutto il tempo e animato da sentimenti contrastanti, chi aveva compiuto la scelta opposta aderendo alla Repubblica di Salò. Con Giorgio Aceto, figlio dell’autore, ne parleranno Marco Revelli e Stefano Pivato.

L’Italia Repubblicana torna al centro del dibattito nell’incontro in programma alle 15:30 e condotto dal direttore scientifico dell’Archivio Camillo Brezzi con la professoressa Patrizia Gabrielli, anche autori del volume La forza delle memorie. Durante l’incontro Brezzi e Gabrielli, affiancati da Maurizio Ridolfi, parleranno dei numerosi diari che ricordano con intensità il momento fondativo della Repubblica, pagine e pagine scritte da uomini e donne e conservate dall’Archivio di Pieve. Ed è proprio l’Archivio il centro del libro La forza delle memorie (il Mulino 2022): gli autori tracciano le caratteristiche e la vocazione dell’istituzione (alle ore 18, intervengono Michele Di Sivo ed Elvira Valleri) proponendo alcune tessere della biografia di Saverio Tutino, ricercando le motivazioni di fondo che hanno animato un giornalista militante, inviato speciale nei teatri del mondo mentre si faceva la Storia, a cercare riparo e conforto a Pieve Santo Stefano e a farne un polo di raccolta e custodia delle scritture della «gente comune».

Così come affiorano dai cassetti dell’Archivio dei diari le voci proposte da Filippo Maria Battaglia in Nonostante tutte (Einaudi 2022), poco più di quattrocento frammenti scelti dall’autore tra le molte migliaia custodite a Pieve Santo Stefano e presentati con Melania G. Mazzucco -ore 17.

Ultimo atto della trilogia In nome del padre, della madre, dei figli, Dei figli è lo spettacolo che Mario Perrotta porta a Pieve quest’anno, consulenza alla drammaturgia di Massimo Recalcati, provando a ragionare su quella strana generazione allargata di “giovani” tra i 18 e i 45 anni che non ha intenzione di dimettersi dal ruolo di figlio. In scena lo stesso Perrotta con Luigi Bignone, Dalila Cozzolino, Matteo Ippolito, e la complicità in video di Arturo Cirillo, Alessandro Mor, Marta Pizzigallo, Paola Roscioli, Maria Grazia Solano, e in audio di Saverio La Ruina, Marica Nicolai, Maria Grazia Solano.

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Penultima giornata di incontri dedicati ai temi dell'identità e della ricerca della libertà