Capitale della Cultura 2026, Valtiberina tra le 26 candidate

Formalizzate le manifestazioni d'interesse, ora la selezione che si concluderà a marzo

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08 Luglio 2023
Anghiari

Sono 26 le città e le Unioni di comuni che, alla scadenza dei termini, hanno formalizzato la propria candidatura per diventare Capitale italiana della Cultura 2026. Lo ha reso noto il Ministero competente. Tra le aspiranti c'è anche la Valtiberina toscana: l'Unione montana ha infatti presentato la propria manifestazione d'interesse facendo seguito a quanto preannunciato a settembre dal sindaco di Anghiari e assessore dell'ente comprensoriale Alessandro Polcri.

Cosa succede ora?

Le 26 candidate - ricorda il Ministero della Cultura - dovranno presentare entro il 27 settembre un dossier che sarà sottoposto alla valutazione di una commissione “composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica”.

Nel dossier dovranno essere riportati “un titolo; il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del cronoprogramma e delle singole attività previste; l’organo incaricato dell’elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione e del monitoraggio dei risultati, con l’individuazione di un’apposita figura responsabile; la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria del progetto culturale proposto; gli obiettivi perseguiti”.

Su questa base, entro il 15 dicembre verranno selezionate dieci finaliste, i cui progetti saranno oggetto di audizione pubblica entro il 14 marzo successivo, fino alla proclamazione ufficiale della Capitale italiana della Cultura 2026 che avverrà il 29 marzo 2024. Alla vincitrice spetterà un contributo statale di un milione di euro, oltre alla possibilità di “mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità”, sottolinea il Ministero.

L'albo d'oro

La prima città Capitale italiana della Cultura fu Mantova nel 2016, seguita da Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma (2020-21), Procida (2022), Bergamo e Brescia insieme (2023, attualmente in carica). Già selezionate Pesaro per il 2024 e Agrigento per il 2025.

Le 26 aspiranti

Toscana e Basilicata sono le regioni che hanno presentato il maggior numero di candidature, quattro ciascuna. Oltre alla Valtiberina sono altre tre le Unioni dei comuni in lizza: quelle di Valdichiana senese, Terre dell'Olio e del Sagrantino (Perugia) e Monti Dauni (Foggia); le restanti 22 aspiranti sono le città toscane di Lucca e Massa, l'umbra Todi, la marchigiana Senigallia, quindi le lucane Bernalda, Maratea, Moliterno e Potenza, le calabresi Cleto, Cosenza e Marcellinara, le laziali Gaeta e Latina, e ancora Carpi e Rimini per l'Emilia-Romagna, Alba per il Piemonte, Treviso per il Veneto, Agnone per il Molise, e poi L'Aquila in Abruzzo, Lucera in Puglia, Nuoro in Sardegna, Pantelleria in Sicilia.

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Formalizzate le manifestazioni d'interesse, ora la selezione che si concluderà a marzo