Ritrovato senza vita il 45enne scomparso alla cava di Viaio
L’uomo si era tuffato in acqua dopo una mattinata di pesca con un gruppo di amici. Il cordoglio del sindaco di Anghiari
Le operazioni di ricerca dei Vigili del Fuoco
Disperso dopo un tuffo in acqua con un amico, è stato ritrovato senza vita dopo molte ore di ricerche. Non c’è stato nulla da fare per I’uomo di 45 anni, I.D.B. di origine romena e residente ad Arezzo, scomparso nella tarda mattinata di domenica nel più grande degli specchi d’acqua sulla golena del Tevere in una ex cava in località Viaio, frazione di Anghiari, durante una giornata di relax con amici.
Tuffo in acqua fatale – L’uomo si era recato sul posto in compagnia di alcuni connazionali, di prima mattina, con l'intento di trascorrere qualche ora di svago pescando. Il dramma si è consumato quando l'uomo si è tuffato in acqua in compagnia di un amico e non è più riemerso. La zona è frequentata dai pescatori e da molte persone soprattutto nel periodo estivo, ma la balneazione è vietata proprio perché l'acqua è torbida e ha una visibilità molto ridotta. Con tutta probabilità, un tragico errore o una sottovalutazione del rischio può aver causato la morte dell'uomo. L’esatta dinamica dell’accaduto è tuttora al vaglio delle forze dell’ordine.
Il ritrovamento a notte fonda – Le operazioni di ricerca, avviate intorno alle 12 di ieri, hanno visto un importante dispiegamento di forze, con i Vigili del Fuoco di Arezzo giunti sul posto con mezzi speciali e sommozzatori, assieme a carabinieri e sanitari del 118. Per individuare il 45enne si è reso necessario l’intervento di corpi specializzati provenienti da Firenze e Cecina, che con l’ausilio di un ecoscandaglio ed altre strumentazioni avanzate sono riusciti a riportare in superficie il corpo ormai privo di vita.
Il cordoglio della comunità – La morte del 45enne, padre di due figli di professione impresario edile, ha scosso la comunità di Anghiari, con il sindaco Alessandro Polcri che ha espresso il proprio cordoglio per questa tragica scomparsa avvenuta in una zona del comune ben conosciuta e frequentata in gioventù dallo stesso primo cittadino. Il tragico episodio richiama dunque l'attenzione sulle zone naturali da sempre frequentate dalla popolazione locale, ma anche sui rischi che queste comportano.
