Rissa a Sansepolcro, i chiarimenti della discoteca "Lo Scorpione"

La nota del legale: "il locale da ballo e la serata in sè non hanno nulla a che vedere con quanto accaduto"

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06 Novembre 2022
scorpione

A seguito della rissa avvenuta a Sansepolcro nella notte di Halloween che ha portato alla denuncia di dieci ragazzi da parte dei carabinieri biturgensi - episodio ricostruito dagli stessi militari in comunicato stampa e ripreso dalle testate locali - i titolari della discoteca "Lo Scorpione", attraverso il proprio legale, hanno diffuso oggi una nota con una serie di chiarimenti e precisazioni in merito all'accaduto.

Di seguito riportiamo integralmente la comunicazione:

Egr. Direttore,

in qualità di legale della società che si occupa della gestione della discoteca "Lo Scorpione" mi trovo costretto a replicare, al fine di ristabilire la verità dei fatti, a quanto erroneamente riportato negli articoli pubblicati a mezzo stampa e a mezzo internet in merito all'episodio di cronaca accaduto a Sansepolcro nella notte di Halloween.
La rissa che ha visto coinvolti più ragazzi non è avvenuta di fronte al locale da ballo bensì nel parcheggio adiacente a Via San Bartolomeo, per poi proseguire lungo Viale Vittorio Veneto. Inoltre, i fatti non sono accaduti alle ore 03:00 ma subito dopo la mezzanotte, quando il locale era aperto da poco.
Si specifica, altresì, che i ragazzi coinvolti non sono frequentatori della discoteca "Lo Scorpione" e nella serata in questione non sono mai entrati nella stessa. Infatti, la serata organizzata all'interno del locale era riservata ai ragazzi degli istituti superiori della Valtiberina e non era possibile accedervi senza il biglietto acquistato in prevendita tanto che l'ingresso in cassa era chiuso.
Pertanto, il locale da ballo e la serata in sè non hanno nulla a che vedere con quanto accaduto, ragion per cui ci dissociamo con forza dalle dichiarazioni e dalle maldestre e dannose ricostruzioni uscite sulle testate locali.
Avv. Gabriele Magrini

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La nota del legale: "il locale da ballo e la serata in sè non hanno nulla a che vedere con quanto accaduto"