Contestazioni dopo Trestina-Arezzo di serie D, scatta il Daspo per sei tifosi
Il provvedimento nei confronti di alcuni supporter amaranto di età tra i 26 e i 52 anni

Contestare pesantemente la stessa squadra per cui si fa il tifo a volte può pesare molto più di una sconfitta. La polizia di Stato di Perugia, infatti, ha emesso sei provvedimenti di Daspo nei confronti di altrettanti tifosi aretini – di età fra i 26 e i 52 anni – che il 29 gennaio 2022, al termine della partita di calcio tra Sporting Club Trestina e Arezzo, si resero protagonisti di un'accesissima contestazione ai danni della squadra ospite. Era la prima giornata di ritorno del campionato di serie D, stagione 2021/2022, il match si giocò allo stadio Bernicchi di Città di Castello e il risultato finale fu 2-0 per il Trestina. Il forte dissenso - riferisce la questura - iniziato a pochi passi dall’area di accesso agli spogliatoi, era poi proseguito lungo il percorso stradale di uscita dalla città, ostacolando l'autobus a bordo del quale viaggiavano i calciatori. Grazie al lavoro congiunto degli agenti della polizia scientifica, della Digos e della divisione anticrimine della questura di Perugia, è stato possibile identificare i presunti protagonisti della vicenda.
Cosa prevede, in questo caso, il Daspo. Il provvedimento vieta a cinque dei tifosi coinvolti l'accesso - su tutto il territorio nazionale - ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive di calcio, Coppa Italia, coppe internazionali, campionato e le amichevoli delle squadre di calcio militanti in campionati nazionali professionistici e dilettantistici iscritte alla Figc per la durata di un anno. Che salgono invece a cinque per la sesta persona coinvolta, già destinataria di Daspo.
Agli stessi sarà anche interdetto - a partire da due ore prima e sino a due ore dopo la conclusione della manifestazione sportiva - l'accesso e lo stazionamento in un'area di 400 metri di distanza dai luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie interessate dall'arrivo o dalla partenza dei tifosi, i parcheggi pubblici degli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri delle squadre di calcio. L'eventuale violazione del divieto potrà essere punita con la pena di reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10mila a 40mila euro. Per il tifoso già destinatario di Daspo, c'è anche l'ulteriore prescrizione di presentarsi agli uffici di polizia in occasione di tutti gli incontri ufficiali della squadra dell’Arezzo.