Usl Umbria 1: dimezzate le indennità accessorie, sindacati pronti alla mobilitazione

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27 Giugno 2020
C'è aria di mobilitazione nella sanità umbra ed in particolare nella Usl Umbria 1 dove i sindacati sono sul piede di guerra a causa dell'atteggiamento della dirigenza che "se la suona e se la canta”, come si legge in un volantino di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl diffuso in questi giorni. 
I sindacati hanno anche scritto una lettera al commissario straordinario Silvio Pasqui, denunciando la “completa unilateralità delle decisioni”. Decisioni come quella di dimezzare il pagamento delle indennità accessorie per il mese di aprile (lavoro straordinario, festivi infrasettimanali, indennità di malattie infettive), di sospendere in modo arbitrario le ferie estive (ma qui è stata poi necessaria una “brusca retromarcia”, scrivono i sindacati), di procedere a “trasferimenti coatti senza il minimo rispetto dei regolamenti in essere, giustificando tutto con l’emergenza pandemica”. 
E questo, rimarcano i sindacati, con "un assordante e irrispettoso silenzio" da parte della direzione generale verso quei lavoratori che "fino a pochi giorni fa venivano chiamati eroi”. Di qui la “diffida” da parte sindacati all’azienda a proseguire su questa strada . “Pretendiamo il pagamento integrale delle indennità arretrate non oltre la metà del mese di luglio - avvertono Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl - In caso contrario attiveremo tutte le iniziative volte a tutelare il personale compreso l’avvio dello stato di agitazione”. 

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