Un premio agli studenti per ricordare la giornalista Eliana Pirazzoli
La “principessa della lettera 32”, Eliana Pirazzoli, giornalista di primo piano, dalla seconda metà dello scorso secolo, scomparsa all’età di 95 anni il 5 agosto 2017, è stata ricordata con un premio ideato dal Rotary di Città di Castello e rivolto ai giovani studenti tifernati. Una pregevole iniziativa per tenere viva la memoria e il ricordo di una grande donna, insegnante, giornalista de Il Messaggero, crocerossina, storica ed appassionata della cultura, dell’arte, della musica e della sua città che amava tanto. Nella splendida cornice della sala gotica del museo diocesano, si è compiuta la premiazione del Concorso di Narrativa Giornalistica promosso dal Rotary Club di Città di Castello e patrocinato dal Comune di Città di Castello e Ordine dei Giornalisti di Perugia. Hanno ricordato la figura della giornalista, punto di riferimento del Rione San Giacomo e del Santuario della Madonna delle Grazie, l’assessore alla cultura, Vincenzo Tofanelli, lo storico e parroco Don Andrea Czortek, l’onorevole, Walter Verini (giornalista, “sangiacomino” doc, come Eliana Pirazzoli) il giornalista, Paolo Puletti (delegato dal Presidente Roberto Conticelli a rappresentare l’ordine regionale dei giornalisti dell’Umbria) e l’assessore alla scuola Rossella Cestini. “Cavaliere al merito della Repubblica Italiana” Eliana Pirazzoli è stata a lungo prima firma e corrispondente del “Messaggero” dal capoluogo altotiberino, inviata speciale per il Festival dei “Due Mondi”, protagonista della Filodrammatica cittadina e fondatrice del “Festival delle Nazioni” e del circolo culturale “Angelini”. Non solo questo; infatti la giornalista si distinse anche come crocerossina negli ospedali da campo durante la seconda guerra mondiale. Elegante nei modi e nel portamento divenne la musa ispiratrice dello stilista De Rigù e primo presidente donna del Rotary in Italia. Proprio l’attività di servizio come crocerossina è stata sottolineata dal Presidente del Rotary Alessandro Leveque, significando che questa propensione a “donarsi” avrebbe caratterizzato tutta la sua vita. La narrazione rappresenta un lavoro introspettivo in cui la notizia viene rielaborata e donata sempre nel rispetto fedele dei fatti. Questo era stato chiesto ai ragazzi delle scuole medie superiori del nostro territorio: come la recente pandemia avesse alterato i normali rapporti tra i componenti della nostra società, esaltando i valori assopiti ed evidenziando la fugacità di altri, assottigliando le differenze tra classi e generi e mettendo in risalto la fragilità della condizione di paziente o presunto tale. Terza classificata è stata: Elisabetta Oliverio con il saggio : Attenendomi. Seconda classificata Francesca Beccafichi: Noi adolescenti: eroi silenziosi della pandemia. Prima Classificata la giovane Grazia Alberganti con il testo: Ho visto il mio mondo crollare. Premio speciale della amministrazione comunale è andato a Vittoria Beccafichi con: lavoratori fuori orario. I racconti sono stati impreziositi dalla lettura ad opera di Alessandra Chieli, attrice ed autrice di risonanza nazionale.