Un anno fa la chiusura dell’E45 dopo il sequestro del viadotto Puleto. Un anno molto lungo per questa importante infrastruttura

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16 Gennaio 2020

I camionisti la chiamano “La piccolina”, perché sorella minore rispetto all’Autostrada. Ma in realtà l’E45 tanto piccola non è. Ci transitano tonnellate di merci, migliaia tra auto e tir, centinaia di persone tutti i giorni. Era e resta un’infrastruttura fondamentale per il centro nord Italia. E un anno fa fu chiusa, sbarrata, tra Valsavignone e canili Verghereto. Era il 16 gennaio 2019 quando le forze dell’ordine misero i sigilli al viadotto Puleto, poco dopo pieve Santo Stefano, posto sotto sequestro per ordine dell’allora Procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi. “Rischio collasso, cioè crollo del viadotto”, come per il Ponte Morandi di Genova, fu l’ipotesi formulata dal magistrato aretino. L’Italia si ritrovò spaccata in due e un intero territorio, quello tra Toscana, Romagna e Umbria isolato. Tutto scaturì da un video divenuto poi virale postato su facebook dall’ex poliziotto Massimo Tizzi, che documentava lo stato di incuria e degrado dei piloni del Puleto. Da qui l’indagine e il sequestro, dopo la relazione dei consulenti tecnici della Procura di Arezzo. Seguirono mesi di disagi, per cittadini e imprese, polemiche, allarmi e soprattutto un conto salatissimo per l’economia che si ritrovò fragile e senza via di fuga, visto anche lo stato della viabilità alternativa. Di febbraio è la riapertura ai veicoli leggeri ma bisognerà attendere luglio e poi ottobre 2019 per la riapertura ai mezzi pesanti. Il tutto dopo la superperizia del professor Claudio Modena che ha escluso il rischio crollo. Da questo autunno il tratto di superstrada è tornato nella completa competenza di Anas, che intanto ha effettuato  e sta portando avanti i lavori sulla struttura. Quella che procede è anche la via giudiziaria: è di questi giorni l’incarico al professor Vincenzo Laudazi per un supplemento di perizia che dovrà stabilire, entro il 6 aprile, se al 16 gennaio 2019 ci fosse o non ci fosse l’omessa manutenzione del Puleto da parte di Anas. Una relazione che non inciderà sulla circolazione in E45.

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