Umbertide, diciotto anni fa perdeva la vita Donato Fezzuoglio

Era il 30 gennaio 2006 quando l’appuntato dei Carabinieri fu colpito a morte nel corso di una rapina. Questa mattina la commemorazione

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30 Gennaio 2024
fezzuoglio

Donato Fezzuoglio

Oggi, martedì 30 gennaio 2024, ricorrono i diciotto anni dalla tragica morte del carabiniere Donato Fezzuoglio, medaglia d'oro al valor militare, caduto in servizio a 29 anni nel tentativo di sventare una rapina a Umbertide.

Era il 30 gennaio 2006 quando quattro rapinatori armati fecero irruzione nella filiale del Monte dei Paschi di Siena di Via Andreani sfondando una vetrina con un'auto-ariete. Fezzuoglio, allertato dal Nucleo Radiomobile di Città di Castello, si precipitò sul posto assieme ad un collega: qui i militari ingaggiarono un violento conflitto a fuoco con i rapinatori.

I due cercarono di interrompere la rapina adottando le precauzioni necessarie per evitare il coinvolgimento di passanti, mentre i rapinatori reagirono con un intenso fuoco di pistole e armi automatiche. 

Fezzuoglio, appostato dietro uno sportello dell'auto, riuscì a sparare sei colpi prima di essere colpito alle spalle da un colpo fatale. Lasciava una giovane moglie e un figlio di soli sei mesi. Il suo collega, l'appuntato Enrico Monti, rimase ferito ma sopravvisse.

L'udienza preliminare per l'indagine sull'omicidio si concluse con il rinvio a giudizio di due rapinatori, Pietro Pala e Raffaele Arzu, mentre altri due imputati vennero prosciolti. Nel maggio 2013, dopo un lungo processo, Pala e Arzu furono condannati all'ergastolo, confermato anche in appello nell'ottobre 2014.

fezzuoglio cerimonia cc umbertide

 

La cerimonia di commemorazione

Da allora, la comunità di Umbertide e l’Arma dei Carabinieri hanno scelto di rendere omaggio a Fezzuoglio e al suo sacrificio attraverso una cerimonia pubblica presso il luogo del drammatico episodio, dove ogni anno viene deposta una corona d’alloro di fronte alla lapide eretta in sua memoria.

Anche questa mattina, in occasione del diciottesimo anniversario dalla prematura scomparsa dell’appuntato, l’amministrazione comunale ha organizzato una partecipata commemorazione riunendo autorità militari, civili, religiose, studenti e cittadini umbertidesi in un segno di solidarietà verso i familiari Emanuela, Michele, Mariolino e gli stretti parenti del defunto.

Tra i partecipanti al rito, il sindaco di Umbertide Luca Carizia, il generale Gerardo Iorio, comandante della Legione Carabinieri Umbria, il colonnello Sergio Molinari, comandante provinciale, e il maggiore Giovanni Palermo, comandante della Compagnia Carabinieri Città di Castello, oltre a rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell'ordine. La presenza dei giovani umbertidesi, provenienti da diverse istituzioni scolastiche, ha dato ulteriore solennità all'evento, testimoniando il mantenimento vivo del ricordo di Fezzuoglio anche tra le generazioni future.

Successivamente, nella Chiesa di Cristo Risorto, si è tenuta una cerimonia religiosa presieduta dal vescovo di Gubbio e Città di Castello, monsignor Luciano Paolucci Bedini, e da don Alberto Gildoni, fratello del colonnello Valerio Gildoni, medaglia d'oro al valore militare. Al termine della celebrazione, il generale Gerardo Iorio ha espresso la propria solidarietà ai familiari di Fezzuoglio e alla comunità umbertidese, ringraziando le autorità locali per il loro sostegno.

L'evento si è concluso con la recita della Preghiera del Carabiniere, simbolo di dedizione e sacrificio al servizio della comunità.
 

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Era il 30 gennaio 2006 quando l’appuntato dei Carabinieri fu colpito a morte nel corso di una rapina. Questa mattina la commemorazione