Studente tifernate selezionato per uno stage presso il centro di ricerca IFOM di Milano

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23 Novembre 2017

Tra i successi del Lice Statale “Plinio il Giovane” si annovera anche quest’anno la partecipazione di uno studente allo stage presso la IFOM  di Milano, centro di ricerca di Oncologia Molecolare all’avanguardia in Europa. Se nel 2013 era stato Jacopo Canonichesi del 5 A classico ad essere  selezionato tra i dieci partecipanti al progetto “lo studente ricercatore”, quest’anno è toccato a David Meacci del 5 A scientifico. Sono proprio le parole di David ad illustrare l’esperienza vissuta a Milano: “Durante le due settimane di stage ho soggiornato presso Ifom, un centro di ricerca unico in Italia a presentare una struttura all’inglese: qui infatti i ricercatori possono lavorare, mangiare e dormire nello stesso luogo se desiderano. Sono stato assegnato ad una facility, ovvero un gruppo di ricerca che si occupava principalmente di effettuare degli esperimenti per altri nuclei di ricercatori. In particolare ho affiancato il responsabile dell’unità Zebrafish, Gianluca Deflorian. Zebrafish è un piccolo pesce d’acqua dolce che viene utilizzato molto spesso nella ricerca perché facile da allevare in laboratorio, inoltre nei primi giorni di vita non presenta pigmentazione cutanea quindi è possibile vedere chiaramente anche gli organi interni. Altre caratteristiche che hanno contribuito al suo successo come modello di ricerca per le malattie umane è il fatto che sia un vertebrato, quindi molto più vicino all’uomo sulla catena evolutiva di quanto possa essere il già ampiamente utilizzato moscerino della frutta. Zebrafish viene utilizzato soprattutto nello studio di malattie genetiche e in campo oncologico. Durante lo stage ha passato gran parte del tempo in laboratorio, dalle 9 di mattina alle 18 di sera. Ho potuto effettuare in prima persona esperimenti come l’immunofluorescenza, che consiste nell’andare ad evidenziare una parte della cellula attraverso immunoglobuline fluorescenti, ho effettuato delle biopsie su alcuni pesci per conoscere il codice genetico, ho realizzato, ho realizzato accoppiamenti di individui specifici per ottenere speciali linee transgeniche. Per osservare i vari risultati ho passato del tempo anche nell’unità di imaging, dove si utilizzano speciali microscopi e dei laser per incidere ed andare a visionare i vari campioni. Negli ultimi due giorni ho visitato anche il reparto di istologia, dove ho realizzato con le mie mani vari vetrini in ematossilina e osina (sostanze che vanno a colorare il nucleo e il derma dei campioni) e ho visionato tessuti molto particolari al microscopio, come quello del cuore, dei polmoni, del midollo osseo. Questa esperienza, oltre ad avermi arricchito dal punto di vista culturale, e ad avermi fatto acquisire alcune abilità di laboratorio, mi ha trasmesso moltissimi valori ed insegnamenti. In primis il valore della ricerca, che è un modo in continuo divenire e decisamente competitivo, un mondo stupendo ma anche faticoso e talvolta frustrante. In secondo luogo ho capito l’importanza di fare ciò che si ama fare nella vita, vedere i ricercatori sempre con il sorriso sulle labbra e con una buona parola in bocca per tutti, nonostante la fatica  e le avversità mi ha fatto comprendere che avere forza di credere nei propri sogni non è cosa da bambini, ma da adulti. Ringrazio tutti coloro che mi hanno permesso di vivere questa bellissima esperienza: il dirigente scolastico del Liceo prof. Eva Bambagiotti, la mia professoressa di scienze Marcella Mancini, l’organizzatrice del progetto YouScientist, Gilda Nappo, e i miei tutor Gianluca Deflorian, Laura Ferrari e Federica Pisati”. A questi studenti vanno i complimenti del dirigente scolastico e di tuta la comunità scolastica cittadina, assieme al sincero augurio di una carriera proficua in termini di studio e lavoro, possibilmente nel nostro paese che tanto bisogno ha di investire ricerca, cultura e formazione, per valorizzare chi, come Jacopo e David, presenta tutte le carte in regola per lasciare un contributo duraturo e significativo.

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