Stipendi non pagati e futuro in bilico, lo sciopero dei lavoratori della Pasqui srl

Il presidio di fronte allo stabilimento tifernate: “Situazione insostenibile”

15 Settembre 2023
cdc sciopero lavoratori pasqui

I lavoratori della Pasqui srl - azienda di etichette, adesivi e stampa digitale - questa mattina, venerdì 15 settembre, hanno incrociato le braccia per la seconda volta nel mese di settembre. Il presidio è stato indetto davanti ai cancelli dello stabilimento di Città di Castello, nella zona industriale di Cerbara, nel corso del quale Fistel Cisl, Slc Cgil e Uilcom Umbria, assieme ai lavoratori, hanno spiegato le ragioni dello sciopero. "Il ritardo del pagamento delle mensilità di luglio e agosto – hanno precisato – è insostenibile per chi deve pagare bollette, spesa, affitti, mutui e mantenere la propria famiglia". I sindacati, constatando uno stato di incertezza per il futuro, hanno chiesto "chiarezza sul piano industriale dell'azienda, che oramai occupa meno di cinquanta lavoratori".

"Chiediamo alla Regione di aprire un tavolo per dare risposte certe a lavoratori che anche nelle difficoltà hanno manifestato grande senso responsabilità". A dichiararlo la segretaria generale regionale Fistel Cisl Umbria Simona Garofano, assieme al sindacalista Francesco Bonini, il coordinatore per la Cisl dell'Alto Tevere Antonello Paccavia e Andrea Mancini (Rsu Fistel).

Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, ha espresso vicinanza e solidarietà ai lavoratori della Pasqui Srl, riuniti in presidio davanti a cancelli dell’azienda. “Siamo vicini alle maestranze – ha detto il primo cittadino – e auspichiamo che la vicenda si possa ricomporre nel più breve tempo possibile con l’intervento positivo dell’azienda”. A manifestare solidarietà ai lavoratori con la loro presenza anche il consigliere regionale Michele Bettarelli e il segretario del Pd di Città di Castello, Marco Conti.

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Il presidio di fronte allo stabilimento tifernate: “Situazione insostenibile”