Stato di emergenza sisma, la Regione chiede 350 milioni di euro

La presidente Donatella Tesei ha formalizzato la richiesta a Governo e protezione Civile

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17 Marzo 2023
pierantonio vvff

La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha formalizzato la richiesta per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, dopo il terremoto del 9 marzo a Pierantonio, Umbertide e altre zone limitrofe. Tesei ha inviato a Fabrizio Curcio, capo Dipartimento della Protezione civile, e al ministro per la protezione civile Nello Musumeci la relazione su intensità, estensione, danni e interventi alla popolazione.

La relazione, in tutto circa 40 pagine, contiene una dettagliata ricostruzione dell'evento e un forte appello a un intervento immediato sia per la sistemazione delle persone con case inagibili, sia per le attività economiche costrette alla chiusura. C’è bisogno di far presto, quindi. Anche perché i danni, pesanti, stimati a una settimana dal sisma ammonterebbero a circa 350 milioni di euro, cifra richiesta al Governo dai comuni colpiti dal terremoto e inserita nella relazione regionale.

Di questa prima somma, circa 330 milioni sarebbero utilizzati per la ricostruzione, 9 per il ripristino dei beni culturali, chiese e cimiteri; quasi 6 milioni andrebbero al ripristino delle scuole, 4 milioni di euro per il cosiddetto CAS, Contributo di autonoma sistemazione. Una ripartizione non ancora ufficiale ma che non dovrebbe discostarsi molto dalla realtà dei fatti, e di cui si è parlato nella seconda commissione consiliare della regione presieduta da Valerio Mancini a cui hanno partecipato anche i consiglieri regionali dell'Altotevere, Michele Bettarelli e Manuela Puletti.

Uno scenario molto difficile, drammatico, che racconta di 428 persone sfollate, 60 strutture inagibili e 103 edifici lesionati in maniera grave nel solo comune di Umbertide, concentrate soprattutto nella zona di Pierantonio. 

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La presidente Donatella Tesei ha formalizzato la richiesta a Governo e protezione Civile