Sentenza del Tar sul caso Splendorini Ecopartner, il comitato torna a difendere la salute dei cittadini

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15 Giugno 2018

All’indomani della sentenza con cui il Tar ha dato ragione a Splendorini Ecopartner -riammettendo tra l’altro il trattamento del rifiuto domestico- si scatenano  numerose reazioni, a più livelli. Il comitato per la salute Altotevere sud in una nota parla di «sconfitta di Regione e Arpa che però non demoralizza i cittadini pronti ad andare  avanti imperterriti: prima o poi, istituzioni e prefettura capiranno. Con la salute delle persone non si gioca e infatti abbiamo già sollecitato la Procura della Repubblica», aggiunge il comitato nella nota a firma del portavoce Valeria Passeri.

Ma la vicenda infiamma anche il dibattito politico umbertidese in questa fase caldissima in vista del ballottaggio.

Il candidato del centrosinistra Paola Avorio definisce «la sentenza del Tar incredibile, pur con il dovuto rispetto versa la magistratura amministrativa. La decisione della Regione di dare lo stop al trattamento dei rifiuti domestici era stata una decisione saggia e opportuna. Ora _ aggiunge _ bisogna lavorare rapidamente per la delocalizzazione dell'azienda e mettere in campo tutte le azioni per evitare disagi ai cittadini».

In tutta risposta il suo sfidante per il centrodestra Luca Carizia definisce la posizione di Avorio «solo slogan da campagna elettorale» e ricorda che «il Pd  ha avuto anni per rilanciare Umbertide e oggi, in piena campagna elettorale, la priorità e l’impegno sono quelli di delocalizzare la Splendorini». Carizia si chiede in questi anni «cosa abbia fatto il Pd per risolvere il problema…» e invita ad «un esame di coscienza piuttosto che millantare promesse vane che potevano essere mantenute in tempi non sospetti…».

 

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