Sansepolcro La Frullani si ricandida

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10 Maggio 2017

Un secondo mandato del centrosinistra per Sansepolcro: è questa la prospettiva con la quale si ripresenta Daniela Frullani come candidato sindaco del Partito democratico biturgense per le elezioni amministrative della primavera 2016.

Dopo riflessioni e incertezze la diretta interessata ha sciolto la riserva e ha ricevuto l’indicazione unanime dell'Assemblea del Pd di Sansepolcro, la cui segretaria Stefania Boschi in una nota ha dato una valutazione positiva del primo mandato, considerando che “il contesto generale è stato tra i più difficili degli ultimi decenni: aggravamento della crisi economica, inasprimento delle difficoltà sociali, rarefazione delle risorse a disposizione del Comune”. Ma secondo il documento del Pd l’azione della giunta Frullani e della maggioranza consiliare “è stata in grado di garantire la massima risposta” con una gestione positiva delle contingenze e con nuove realizzazioni.

Ora – aggiunge la nota - Daniela Frullani “si mette a disposizione per un progetto che sta partendo adesso” e che il Pd vuole che sia “costruito da tutti quanti insieme”, partendo da quanto effettuato “dall'attuale amministrazione per individuare ulteriori linee di sviluppo”: un'azione dunque che, come recita sempre il comunicato della segreteria del partito, “metta al centro, in modo particolare ma non esclusivo, il lavoro e le politiche sociali, cioè il futuro delle persone e delle imprese”. Accanto a ciò il Pd indica altri obiettivi, come l’attenzione alla bellezza della città, “alla tutela del territorio, all'educazione e al rafforzamento della propria identità, con un pensiero sempre più forte in materia di accoglienza”.  

Fra gli altri temi che il documento del Pd illustra, ci sono la “riprogrammazione economica, la partecipazione da protagonisti della ripresa”, la “vicinanza ai cittadini con la capacità crescente di dare risposte”, una più estesa collaborazione con il territorio in cui Sansepolcro eserciti un ruolo di guida”,  progetti di alto respiro, “coinvolgimento delle risorse politiche, sociali e culturali del territorio”. A sua volta il segretario provinciale del Pd aretino Massimiliano Dindalini ritiene “un interlocutore fondamentale” quell’opposizione alla quale il Pd si sente legato da “una comune matrice e con la quale – chiosa Dindalini - se non ci saranno pregiudiziali volontà di rottura”, il Pd potrà costruire “un percorso condiviso". E il pensiero va subito ai “Democratici per Cambiare” e al gruppo “La Sinistra”, forze che però paiono al momento interessati a strategie politico-elettorali molto diverse.

 

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