A Sansepolcro infuria la polemica tra partito democratico e coalizione civica sui servizi sociali chiusi dalla nuova amministrazione

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11 Maggio 2017

A Sansepolcro da qualche settimana nel mondo politico-amministrativo infuria una polemica che vede contrapposti principalmente il partito democratico, oggi all’opposizione, e la coalizione civica che attualmente regge le sorti del Comune biturgense: al centro del confronto ci sono alcuni servizi relativi al sociale che la nuova amministrazione ha deciso di chiudere, in particolare il Centro per l’integrazione e il Centro Giovani. Il Pd difende a spada tratta le due strutture oggi azzerate e ricorda che il Centro per l'integrazione e' nato quindici anni fa da un progetto della prefettura, con l'obiettivo di facilitare percorsi di inclusione anche a Sansepolcro. I dem biturgensi sottolineano che da questo sportello sono passate molte persone, comprese varie famiglie locali in cerca di un contatto per l'assistenza familiare ai propri cari.  Il Pd quanto al Centro giovani mette in evidenza che questa realtà aveva ancora più anni e che era “un luogo aperto e di incontro per tanti ragazzi che lì hanno trovato una casa accogliente e la possibilità di un riferimento adulto competente, collegato in rete con tutti i servizi”.

L’occasione per questa forza di opposizione è quella di mettere sotto accusa la politica sociale dell’attuale giunta, accusata di considerare questi due centri dei “servizi inutili e politicizzati”. Diametralmente opposta la posizione della maggioranza “civica” di Sansepolcro, che considera la posizione del Pd un attacco personale all’assessore al sociale Paola Vannini, cosa che per la coalizione guidata dal sindaco Cornioli “nel caso specifico tradisce mancanza assoluta di argomenti, assenza di rispetto istituzionale, livore e, a distanza di tempo ormai, incapacità di accettare che la città ha girato pagina. In modo netto”. E la maggioranza stigmatizza ciò che definisce “un morboso attaccamento del Pd verso il Centro per l’Integrazione e il Centro Giovani, due realtà che costavano al Comune 37.000 euro all’anno di soldi pubblici”.

L’alleanza che governa oggi Sansepolcro ricorda “agli allora amministratori – come li definisce - che il Centro per l’Integrazione è stato chiuso in data 30 marzo 2016 (con Andrea Laurenzi Assessore al Sociale e Daniela Frullani Presidente dell’Unione), mentre per il Centro Giovani (a differenza di altri servizi con copertura triennale) non erano previste risorse e il servizio – non ricadente sulle politiche giovanili, dice ancora la maggioranza – non è mai stato transitato alle politiche sociali”. Insomma, fronti nettamente contrapposti su un tema delicato come le fragilità sociali e un dibattito che di certo non si fermerà qui.

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