Regolamento sull'uso dei fitosanitari: il Consiglio comunale tifernate rimanda l'approvazione

di:
09 Maggio 2018

Nell’ultima seduta del 7 maggio scorso il Consiglio Comunale tifernate avrebbe dovuto approvare il Regolamento sull’uso sostenibile dei fitosanitari nelle aree agricole e non solo, ma non è stato così. Sulla questione intervengono i consiglieri comunali di Castello Cambia Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci.

 

“L’amministrazione prende ancora tempo; sarebbe bastato un ulteriore passaggio in Commissione da gennaio a oggi, per discutere e magari recepire almeno alcune delle modifiche contenute nelle nostre proposte. Invece, presentando direttamente un Regolamento, si è preferita la prova di forza, reiterata anche dalla maggioranza che ha contestato l’ammissibilità degli stessi emendamenti presentati da Castello Cambia e Tiferno Insieme. Solo dopo la pronuncia di ammissibilità da parte del Segretario comunale, l’Assessore all’ambiente Massetti ha ritenuto di rinviare l’approvazione del Regolamento Comunale a dopo la presa visione e comprensione degli stessi.

Castello Cambia ci tiene a ribadire che, sebbene sia saltata l’approvazione del Regolamento, oggi sono in vigore, seppur lacunosi, il Piano d’Azione Nazionale (PAN) e il PAN regionale normato dal Dgr 1429 del dicembre 2016: dunque i cittadini hanno uno strumento, seppur imperfetto, con cui poter pretendere immediatamente la tutela della salute pubblica e dell’ambiente al momento dell’irrorazione dei prodotti fitosanitari. La stagione agricola è iniziata.

Si ricorda che Asl, Arpa Umbria, Carabinieri Forestali sono preposti al controllo delle attività agricole a cui ogni singolo cittadino può chiedere informazioni o far valere i propri diritti. Ricordiamo infatti che le norme prevedono:

- l’obbligo di apposita cartellonistica che indichi l’avvenuta irrorazione e il tempo di rientro, previsto in 48 ore, del principio attivo, di tutti i prodotti Xn: Nocivo se ingerito, Nocivo per contatto con la pelle, Nocivo se inalato, Nuoce alla salute e all'ambiente distruggendo l'ozono dello strato superiore dell'atmosfera. E questo riguarda sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono implicare rischi per la salute non mortali.

- osservanza di precauzioni: i vapori non devono essere inalati e il contatto con la pelle deve essere evitato.

- rispetto delle fasce tampone, che prevedono 30 metri (riducibili nel caso vengano utilizzati sistemi anti deriva) dalle abitazioni e dalle altre aree previste PAN regionale Dgr 1429 del dicembre 2016 che sono: parchi e giardini pubblici; campi sportivi; aree ricreative; cortili e aree verdi all’interno con plessi scolastici, scuole dell’infanzia, asili nido, centri diurni per l’infanzia; parchi gioco per bambini; superfici in prossimità di strutture sanitarie e istituti di cura; sentieri natura, percorsi salute, aree di sosta e piste ciclabili.

Chiunque può pretendere anche la comunicazione verbale del trattamento qualora si confini con l’appezzamento di terreno che verrà trattato.

Queste sono le stesse informazioni che abbiamo cercato di divulgare nella manifestazione “Camminare (e respirare) senza fitofarmaci” organizzata da Castello Cambia il 21 aprile: l’ass.re Massetti farebbe bene ad assumersi la responsabilità di INFORMARE i cittadini circa i rischi correlati e a dotare questa città del necessario Regolamento, come suo obbligo, invece che perdere tempo e denigrare le altrui iniziative, come fatto in Consiglio”.

Tags