Processo Montedoglio: prima udienza aperta e conclusa in breve, tutto rimandato al 28 febbraio

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10 Ottobre 2017

Stenta a decollare a vicenda giudiziaria relativa al crollo di tre conci dell'invaso di Montedoglio avvenuto la sera del 29 dicembre 2010. Infatti la prima udienza è stata aperta e chiusa in pochi minuti e tutto è stato rimandato al 28 febbraio 2018. In aula al Tribunale di Arezzo ieri non si è presentato neppure il giudice. Sono due gli imputati per quell’episodio: si tratta di Diego Zurli, ex direttore dell’Ente Irriguo Umbro Toscano, e di Stefano Cola, ingegnere che lavorava all’epoca dei fatti per il medesimo ente. I due sono accusati del reato di disastro ambientale. In base all'accusa sottovalutarono quella crepa che già si era aperta nel 2006 in uno dei tre conci poi crollati. Ieri mattina in aula c’era comunque Piero Melani Graverini, legale dei due ex rappresentanti dell'Eaut; bisogna anche ricordare che questo ente venne anche citato in giudizio lo scorso 10 luglio per responsabilità civile. Due le parti civili presenti già dall’udienza di ieri: una rappresenta il cittadino di origine inglese che subì gravi allagamenti subito dopo il crollo, l’altra dà invece voce all'associazione "Agriambiente" costituita da alcuni agricoltori che subirono dei danni. Il reato di disastro ambientale colposo può andare da una pena che oscilla tra i 6 e i 12 anni.  All'udienza preliminare del 16 maggio scorso partecipò anche il Procuratore aretino Roberto Rossi. Il magistrato ha seguito personalmente tutto l’iter dell’inchiesta, iniziata subito dopo l’esondazione che causò gravi danni nella parte bassa dell’Alta Valle del Tevere umbro-toscana. Adesso cambierà anche il giudice e ieri il processo è stato rimandato al 28 febbraio prossimo senza che la vicenda venisse minimamente esaminata.  

 

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