Primo giorno di bus per i pendolari umbri. La Lega Nord Città di Castello viaggia assieme a studenti e lavoratori

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14 Settembre 2017

“Piccoli ritardi, coincidenze non rispettate e una buona dose di fortuna”. Commenta così la Lega Nord di Città di Castello il primo giorno in Umbria senza ferrovia centrale e con solo i bus come unico mezzo di trasporto rimasto. La sveglia per studenti, lavoratori ed alcuni militanti Lega Nord è suonata all’alba per prendere il bus alle 6.10 a Città di Castello e alle 6.31 a Trestina. Da sempre attenta alle tematiche dei trasporti, questa mattina alcuni esponenti del carroccio, Riccardo Augusto Marchetti capogruppo in consiglio comunale, Marcello Rigucci, Silvia Giuliani, Marco Castellari, G. Marco Vagnetti ed Enrico Fiorucci hanno voluto rendersi conto di persona cosa vuol dire la vita del pendolare, in una Regione, governata dal PD, in cui l’aeroporto è strutturalmente depotenziato, la strade sono autentiche mulattiere e una storica via di comunicazione come l’FCU è stata chiusa all’esercizio commerciale.

“Non abbiamo riscontrato grossi ritardi o disagi – si legge nella nota – ma di certo chiudere una ferrovia e trasferire l’intero trasporto su gomma non rappresenta un’ alternativa adeguata. Oggi non ci sono stati particolari disagi, dieci minuti di ritardi e una coincidenza non rispettata, ma è la poca stabilità del servizio a preoccuparci. Attraversando vie urbane ed extraurbane, questa mattina siamo stati fortunati a non trovare incidenti, che su strada sono molto più frequenti rispetto ai binari, nessun mezzo pesante ha rallentato la corsa e abbiamo preso solo due semafori rossi. Ma chi garantisce che tutti i giorni sarà così? Chiunque sa quanto è precario il servizio su gomma. Non si può sostenere il rispetto degli orari, tutto è molto flessile e imprevedibile, due qualità che, però, non trovano connessione con il mondo del lavoro o della scuola. E’ evidente che se siamo arrivati a questo epilogo qualcuno ha sbagliato in maniera esponenziale e sarebbe giusto si assumesse le proprie responsabilità, ma la poltrona è troppo comoda. Il Pd millanta interventi e ripristini veloci, come quelli che i parlamentari tifernati avevano annunciato oltre un anno fa, ma dei quali ancora non si vede traccia. Anzi, il loro peso politico lo abbiamo visto proprio questa mattina quando decine e decine di persone si sono svegliate all’alba per prendere un pullman ad orari improponibili, solo perché la politica del Pd non è riuscita a salvaguardare nemmeno un servizio ordinario come era quello dell’FCU con tutti i suoi pregi e difetti”

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