Più qualità che quantità: in valtiberina toscana la crescita del fenomeno dell’agriturismo punta all’efficienza e alla varietà dei servizi offerti

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22 Novembre 2019

Il mondo degli agriturismi italiani è in forte crescita, simbolo di un turismo lento che punta alla sostenibilità: e i dati vedono la Toscana saldamente in vetta alle classifiche nazionali con la presenza del 20% delle aziende italiane. Quanto alla Valtiberina, se è vero che al momento non si registra una crescita del numero delle aziende agrituristiche, è però facilmente riscontrabile anche un altro aspetto: accanto all’ormai tradizionale abbinamento fra alloggio e ristorazione, sono infatti in crescita anche le altre attività agrituristiche come le fattorie didattiche, ad esempio, che registrano punte di eccellenza nei territori collinari di Anghiari e Sansepolcro, o l’equitazione, più presente per esempio sopra Pieve Santo Stefano.

Quanto a escursionismo, trekking, mountain bike e altri sport, molte indicazioni ai visitatori arrivano naturalmente dall’Ufficio turistico comprensoriale, che ha sede a Palazzo Aggiunti a Sansepolcro. Autonomamente poi alcune aziende agrituristiche incrementano queste attività con consigli, suggerimenti e indicazioni ai loro ospiti. Passando invece alle osservazioni naturalistiche, all’Alpe della Luna, al Sasso di Simone o sui Monti Rognosi è possibile praticare il bird watching, cioè l’osservazione degli uccelli selvatici, ma anche il wolf hawling, una delle tecniche di censimento del lupo che permette di individuare soggetti singoli o nuclei familiari sfruttando la naturale tendenza del lupo a ululare. Infine, più in generale, cresce in Valtiberina una nuova mentalità imprenditoriale, sensibile alla domanda di servizi e attenta alla tutela ambientale e paesaggistica.

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