Nuovo Piano di Protezione Civile: per Lignani Marchesani quello che il consiglio comunale voterà è un vero fallimento

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12 Gennaio 2018

Il consigliere comunale Andrea Lignani Marchesani ha presentato un'interrogazione sull'approvazione di due volumi del nuovo Piano di Protezione Civile. Segue il comunicato stampa del capogruppo di Fratelli D'Italia.

 

"Definire un passo avanti l'approvazione dei primi due volumi del nuovo Piano di Protezione Civile è un eufemismo. Quello che Commissioni consiliari e Consiglio comunale saranno chiamati ad analizzare e a votare non può che essere definito un fallimento dell'assessore Bassini che in oltre un anno e mezzo di mandato non ha serrato tempi su un punto che riguarda la sicurezza elementare di una Comunità. I primi due libri, quelli su cui si dibatterà, riguardano infatti esclusivamente la presentazione del fisiologico adeguamento normativo e la fotografia fisica del Capoluogo e delle frazione individuando si le aree di attesa, ricovero e ammassamento ma lasciando totalmente inesplorato il capitolo dei rischi, della loro prevenzione e su come affrontarli. Materia quello sui rischi idraulico, idrogeologico, neve e sismico, solo per citare i più importanti, demandata ai volumi successivi, ben lungi dall'essere affrontati e che oggi vengono in qualche modo compenetrati solo grazie al lavoro del Gruppo di Protezione civile e del Gruppo Alfa che in maniera volontaria li analizzarono nell'ormai lontano 2006; il minimo è che l'Amministrazione comunale invece di pavoneggiarsi oggi rivolga a quei Gruppi un doveroso ringraziamento ufficiale che invece manca nell'elaborato portato all'attenzione delle Commissioni.

Giova ricordare che la mia interrogazione a riguardo che andrà in discussione il prossimo 29 gennaio congiuntamente all'approvazione di detti due volumi del nuovo Piano è tutt'altro che superata dagli eventi come vorrebbe far intendere l'assessore Bassini. In questo atto di sindacato ispettivo si chiede infatti conto dei tempi di attuazione della cartellonista delle aree, ancora non presente, e soprattutto su tempi e modi di formazione della Comunità tifernate che deve essere debitamente informata a riguardo. Processo di formazione ad oggi inesistente e che tra l'altro dovrà essere fatto anche per quanto riguarda la gestione rischi sopra ricordata e non ancora affrontata con ulteriore dilatazione dei tempi.

In sostanza si sta dando pericolosamente del fumo negli occhi volendo dare un'immagine di un'inesistente efficienza sulla pelle dei cittadini".

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