Movida selvaggia in centro, lettera aperta dei residenti: "Situazione invivibile"

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31 Luglio 2021

A Città di Castello il Comitato dei Residenti nel centro storico scrive una lettera aperta alle istituzioni sulla movida selvaggia: «Troppo alti i livelli di esasperazione, la situazione è invivibile». L’appello è alla salvaguardare del diritto alla salute e del riposo degli abitanti delle zone consegnate alla movida, vincolando l’amministrazione al suo dovere istituzionale di applicare la legge. Nel mirino la movida giovanile che imperversa da giovedì a domenica compresa, fino a tarda notte. «Giovani e giovanissimi, accompagnati da una colonna sonora assordante, spesso sotto gli effetti dell’alcol o di altro, si riversano e si assembrano nelle piazze e nelle strade limitrofe, trasformando i vicoli in orinatoi, bivaccando sugli scalini dei portoni, divenendo padroni incontrastati degli spazi pubblici», si legge nella lettera in cui si evidenzia come «la movida e le musiche ad alto volume causino un elevato inquinamento acustico». Si parla di «annullamento del diritto al riposo, il degrado dei quartiere, i traslochi obbligati quando possibile, il calo del valore degli immobili, la sicurezza e la salute messe in pericolo». In tutto questo perché le istituzioni sono così passive? Il centro storico non si rivitalizza con alcune ore serali e notturne di movida giovanile e musica a tutto volume, anzi lo si svuota ulteriormente di residenti. Il centro storico non è un oggetto da consumare o una merce da vendere, è un bene da rispettare: sono solo alcuni dei passaggi della lettera inviata alle istituzioni chiamate a prendere «contromisure efficaci altrimenti verranno valutate dagli interessati nelle sedi opportune».

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