Minorenne adescata nel web: condannato un quarantaduenne

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09 Dicembre 2020

Aveva finto di avere 16 anni per adescare una ragazza minorenne, ma la madre di quest’ultima  ha scoperto tutto e denunciato l'uomo, un quarantaduenne che è stato per questo condannato a due anni di reclusione. Gravissimi i reati che gli vengono contestati  fra cui adescamento di minore e detenzione di materiale pedo pornografico. La vicenda si intreccia fra la Campania, regione dove vive l'uomo, e l'Altotevere, dove abita la minorenne. L’incontro in un social network. La ragazzina, di appena 12 anni all'epoca dei fatti, stringe amicizia con quello che lei crede un adolescente di appena sedici anni. Fra i due cominciano delle conversazioni, all'inizio innocenti poi sempre più pericolose: fino a quando la mamma della dodicenne si accorge di qualcosa. La donna scopre alcune chat. Con il tablet della figlia si reca al commissariato di polizia di Città di Castello e agli agenti racconta  tutto. Le indagini si svolgono in collaborazione con i colleghi della Postale di Perugia. Il campano non ha 16 anni, ma 42 e intrattiene molteplici chat a sfondo erotico e sessuale con altre minorenni in tutta Italia.  Da ulteriori controlli gli agenti scoprono che l'uomo possiede centinaia di foto nei propri computer. Il processo nelle aule penali del tribunale di Perugia. Durante l'ultima udienza, il pm Michela Turchetti ha chiesto la condanna dell'uomo, istanza che ha presentato anche la parte civile (cioè la famiglia della dodicenne residente in Altotevere), rappresentata dall'avvocato Katia Cristini. Il magistrato ha accolto la richiesta del pm e della parte civile e ha condannato il quarantaduenne a due anni di carcere e al pagamento immediato di oltre quindici mila euro come risarcimento alla famiglia della sua ‘vittima’ umbra. Il quarantaduenne ha numerosi processi aperti in altri tribunali in Italia.

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