Mercato settimanale, le criticità nel parcheggio dell’Ansa del Tevere

Nel periodo compreso tra il 19 ottobre e il 9 novembre, nei giorni di giovedì e sabato, il comune tifernate ha previsto di spostare il mercato settimanale dalle piazze Matteotti e Gabriotti al Parcheggio Ferri, fuori le mura. Un trasferimento che avviene ogni anno in concomitanza con le manifestazioni dell’autunno tifernate in centro storico. Un argomento che fa discutere vista la presenza su parte del parcheggio del cantiere per la Variante del Cassero che ha ridotto il numero dei posti dedicati alla sosta. Tanto che sarebbero emerse già diverse criticità per la fruizione dei banchi e dell’area stessa.

Così, dopo la segnalazione nei giorni scorsi di Andrea Lignani Marchesani, i consiglieri di Fratelli d’Italia, Elda Rossi e Riccardo Leveque, e di Forza Italia, Tommaso Campagni denunciano le difficoltà portate da questa situazione, “a partire dalla drastica diminuzione dei parcheggi a causa sia dei lavori della Variante del Cassero, sia della presenza del Mercato settimanale stesso” e lanciano una proposta: “Individuare un’altra sede temporanea per il mercato settimanale, come ad esempio in Piazza Garibaldi o in Piazza delle Tabacchine”, per dare a questa manifestazione il riconoscimento che merita e la possibilità di poterne usufruire in modo più agevole”.

I consiglieri comunali di centrodestra descrivono in un’interrogazione di prossima discussione le problematiche nate con la scelta di collocare il mercato nel parcheggio Ferri: “l’impossibilità di usufruire dei parcheggi da parte dei visitatori e turisti; l’eliminazione temporanea dell’area destinata ai camper perché usata solo come parcheggio per le autovetture; la perdita della capacità attrattiva del mercato settimanale poiché collocato fuori dal centro storico e in prossimità di un cantiere”.

Da qui l’idea di trovare un’altra sede provvisorio per il mercato “per dare a questa manifestazione il riconoscimento che merita e la possibilità di poterne usufruire in modo più agevole ma anche per salvaguardare la presenza di queste importanti occasioni culturali, commerciali e tradizionali tifernate che contribuiscono a mantenere e stimolare la vita nel cuore della città”, concludono Rossi, Leveque e Campagni.