Meno auto e più biciclette per vivere la città: il piano del PUMS a Città di Castello.

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03 Luglio 2019

Dopo l’adozione da parte della Giunta, il Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile di Città di Castello, entra nella fase delle osservazioni, che durerà fino al 2 agosto 2019.

Accanto dunque ad un importante programma di lavori pubblici, alcuni dei quali alle battute finali come Piazza dell’Archeologia, occhio puntato su come stare bene nel centro storico per viverlo fino in fondo e a 360 gradi.

Il Pums ricordiamo è consultabile sull’Home page del sito del comune.

Sinteticamente in 22 azioni il Pums stimola all’uso di mezzi alternativi all’auto privata per un’esigenza ambientale ma anche di sicurezza, dato che gli incidenti in città sono in aumento.

Crea 8 itinerari ciclabili longitudinali e di 6 trasversali con 9 zone 30, dove cioè il limite orario è di 30 chilometri.

Per fluidificare il traffico e renderlo più sicuro, propone sensi unici e rotatorie tra i quali alle uscite nord e sud della e45, con una rettifica del percorso del cosiddetto Ponte della morte,  in via Bologni all’incrocio con via delle Terme, nella zona delle piscine, nel quadrante di Piazza Burri, per centralizzare i 250 parcheggi ora inutilizzati dell’ex Sogema. Al posto del Ponte di ferro di San Pio si prevedono una serie di rampe più accessibili e un nuovo sottopasso all’altezza della stazione che colleghi più facilmente le due parti della città separate dai binari della FCU, il cui ruolo nel contesto è legato alle implicazioni del passaggio a Rti. Il PUMS, con l’imminente attivazione dei varchi della videosorveglianza, ritiene sufficiente l’attuale regime di ZTL, che comprende con un orario diversificato via San Florido, via dei Casceri e il sistema delle piazze, a patto che sia rispettato.

 

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