Marco Locchi: “Troppo facile nascondersi dietro a lettere e comunicati, sarebbe interessante un confronto pubblico tra sindaco e giunta"

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22 Dicembre 2017

L'ormai ex sindaco di Umbertide Marco Locchi torna sulla discussa questione dello scioglimento della sua giunta sostenendo che le dimissioni sono state studiate e pianificate da un Pd che si è alleato con Umbertide Cambia per raggiungere la quota di 9 consiglieri. Segue il comunicato stampa di Marco Locchi. 

 

 

"Con immensa difficoltà e imbarazzo una parte del PD Umbertidese deve gestire questa fase di fronte ai propri iscritti e simpatizzanti.

Lo fa però raccontando una serie di bugie, cercando di accollare la responsabilità al Sindaco.

Tra le altre cose, con una lettera inviata agli iscritti PD, si afferma che il Sindaco abbia, fra l'altro, “cercato maggioranze impensabili alle quali  ha lavorato con scarso successo”.

I fatti dimostrano invece  che questo PD ha stretto accordi con il gruppo di opposizione di Umbertide Cambia, necessario per raggiungere la quota di 9 consiglieri e le dimissioni sono state studiate e pianificate a tavolino nelle modalità e nei tempi.

Qualunque persona di buon senso capisce che un tale piano non si fa in poche ore o solo per soddisfazione personale o fine a se stesso.

I cittadini di Umbertide, visto il disastro combinato e soprattutto la reazione di tanta società civile, credo stiano capendo perfettamente l'inganno.

Altra cosa non vera, che una parte del PD di Umbertide afferma, è quella che il Sindaco non ha voluto accettare la mediazione offerta dai livelli regionali. Falso anche questo, come detto anche in altre occasioni.

Sindaco e Giunta hanno passato la mattina di giovedì 14 a comunicare a tutto il mondo l'accettazione della mediazione proposta dai livelli regionali.

Ma il risultato era già scritto, l’accordo con l’opposizione già operativo, tutto era già deciso, pianificato e concordato grazie anche alla stampella di Umbertide Cambia.

E’ paradossale e amareggiante assistere al gioco delle falsità e dello scaricabarile, per cercare di attenuare il disastro che 9 consiglieri del Comune di Umbertide (7 di maggioranza e 2 di opposizione) hanno arrecato alla nostra città.

Una azione che ha come unica caratteristica, quella di essere antidemocratica, arrogante ed irrispettosa di tutta la nostra comunità.

Questo atteggiamento viene da lontano. Si è concretizzato oltre un anno fa, quando in una riunione del PD l'allora segretario Giovanni Valdambrini, fece girare una velina con la quale si sfiduciava Giunta e Sindaco: una azione che il sottoscritto non ha mai accettato, sia nella forma che nei contenuti.

Nonostante i richiami alla dignità e al rispetto che chiunque dovrebbe avere nei confronti del Sindaco e della Giunta soprattutto da parte dei partiti politici di maggioranza, il comportamento delle due Assessore è stato quello di far finta di niente, di non rispondere nei modi e luoghi dovuti. In sostanza hanno preferito ingoiare il rospo e tirare avanti, senza difendere ne il proprio operato ne quello della Amministrazione all'interno del proprio partito. Questo anche in presenza di problemi e contesti difficili come sono stati quelli di questo 2017.

Nonostante questo, per salvaguardare l’Amministrazione, il Sindaco aveva accettato la mediazione e reintegrato (nella mattina del 14 dicembre) le due Assessore.

Si è preferita un’altra strada.

Altra affermazione è che “Il Sindaco è incapace!!”; e qui la domanda sorge spontanea: ma questi 7 consiglieri tra i quali il segretario, la tesoriera e il capogruppo del PD in questi anni hanno votato tutto quello che ha proposto un “incapace”???

Credo invece che la vera domanda sia: “Perché è stata fatta questa scelta scellerata che lede la dignità democratica di Umbertide?” “Quali sono gli obiettivi veri di questa operazione?” “Quali sono le mire personali che hanno causato questo terremoto?” Qualcuno  dovrà prima o poi rispondere senza mistificazioni.

Sarebbe interessante un confronto pubblico, davanti ai cittadini, fra il Sindaco, la Giunta, i 9 consiglieri (ed i loro ispiratori). Certo se invece che firmare le dimissioni “nascostamente” (come direbbe cetto la qualunque), avessero intrapreso la strada della sfiducia in consiglio comunale tale discussione sarebbe potuta avvenire prima di compiere la bravata.

Troppo facile nascondersi dietro lettere, articoli di giornale, comunicati anonimi o “ispirati”.

Voglio invece rivolgere a tutti un invito ad essere presenti il 27 a Corlo, per confrontarsi insieme su queste vicende, ma soprattutto per guardare al futuro ed alle cose che restano da fare, delle quali ho già parlato al Commissario prefettizio.

Vi aspetto per continuare a lavorare per Umbertide e per la sua comunità."

 

 

 

 

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