"Ma che vù?": il video in dialetto di Michelangelo Pulci spopola sui social

Il filmato è un estratto del docufilm “Il custode della Memoria” dedicato a Dino Marinelli

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21 Luglio 2022
michelangelo pulci dino marinelli

“Sto video fà morì dal ride”, verrebbe da dire così in stretto dialetto castelàno per descrivere il filmato in cui il celebre comico tifernate Michelangelo Pulci utilizza lo stesso dialetto per raccontare presunte origini e curiosità dell’idioma di Città di Castello. Il contributo è un estratto del recente documentario “Il custode della memoria” dedicato a Dino Marinelli e opera della regista Elena Giogli e da quando è stato pubblicato nel canale youtube del docu-film e poi sui social sta spopolando nel web. O nel “webbe” racconterebbe forse in dialetto proprio Pulci, che da tempo pubblica sketch e arricchisce gli spettacoli con battute e racconti in castelàno. 

Il video dell’artista ex Ciro, il figlio di Target parte dal ritrovamento di un libro di Dino Marienelli “Lasciame l’torsciolo”, che conterrebbe i segreti della lingua tifernate. Un dialetto che secondo Pulci (nei panni del fantomatico Prof. Spapperi dell’Università de Selci) deriverebbe dal francese, dal cileno, dal vietnamita… E così via, fino allo scioglilingua conclusivo. “Daèro da sbilicasse dal ride!”, commenterebbe qualsiasi tifernate verace.

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Il filmato è un estratto del docufilm “Il custode della Memoria” dedicato a Dino Marinelli