Lupi e cinghiali: è un vero bollettino di guerra quello registrato nella montagna valtiberina.

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20 Novembre 2019

Un solo punto all’ordine del giorno, i problemi causati da lupi, cinghiali e da tutta la fauna selvatica: su questo a Sestino si è tenuto un incontro con la cittadinanza promosso nella Sala consiliare dal sindaco Franco Dori con la presenza della Coldiretti aretina. Il sestinate del resto è una delle zone più colpite del territorio provinciale dai danni provocati da lupi e ungulati. La situazione è ormai da bollettino di guerra, per via degli attacchi continui alle aziende agricole, che fronteggiano una situazione definita non più sostenibile. Lo stato di disagio nel quale la zona di Sestino vive è stato riassunto dal Comune in alcune lettere indirizzate più volte a Regione Toscana e Carabinieri Forestali. Coldiretti ha precisato che “nella dorsale appenninica soprattutto le popolazioni di cinghiali guadagnano terreno rispetto alla presenza umana con una concentrazione media di un animale ogni cinque abitanti, in una fascia territoriale segnata già dallo spopolamento”. E dunque la salute, la sicurezza delle persone e la tutela delle imprese agricole e quindi del territorio diventano aspetti imprescindibili per le istituzioni, cosa del resto ribadita anche nei giorni scorsi a Roma, quando Coldiretti ha denunciato la situazione drammatica che vivono le campagne, aggravata anche dalla sospensione dei prelievi selettivi previsti dall’apposita legge regionale toscana, una decisione questa disposta a seguito di un infortunio. Da Sestino e dalla Valtiberina dunque si leva un grido d’allarme: numerosi agricoltori e allevatori si stanno chiedendo se andare avanti con la propria attività o se chiudere tutto e abbandonare una zona, quella montana, già disagiata e marginale di suo.

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