Lite fra vicini, minacce di morte con una pistola. Carabinieri denunciano un 65enne

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03 Luglio 2020

Procede senza sosta la vigilanza sul territorio da parte dei militari della Compagnia Carabinieri di Città di Castello che, con il ripristino delle normali dinamiche sociali, si ritrovano ad affrontare problematiche di ogni sorta, inclusi banali dissidi che talvolta rischiano di sfociare in situazioni più allarmanti.

Nei giorni scorsi infatti, i Carabinieri della Stazione di San Giustino, sono intervenuti in Città di Castello per quella che, nata come una banale lite tra vicini, si è conclusa con il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia, di una persona resasi responsabile di minaccia aggravata dall’uso delle armi.

Tra i due, un 71enne ed un 65enne entrambi del posto, da tempo sono sorti problemi nei rapporti di vicinato, aggravatisi man mano fino all’episodio dello scorso martedì, quando all’esito di una ennesima discussione per futili motivi, il 65enne dall’interno del giardino della propria abitazione, ha minacciato con una Beretta cal. 9 il proprio confinante, apostrofandolo con insulti e minacciandolo di morte. I militari della Stazione di San Giustino, subito accorsi a seguito della richiesta di intervento pervenuta attraverso il numero di emergenza 112, in pochi istanti hanno raggiunto il luogo dell’evento, trovando il 65enne ancora nel giardino di casa. Sottopostolo a controllo personale, l’uomo è stato effettivamente trovato in possesso della pistola in questione, con caricatore e munizioni inserite, nella cintura dei pantaloni, legalmente detenuta ma che non poteva essere trasportata fuori dall’abitazione e tantomeno utilizzata. Oltre alla Beretta, il 65enne aveva peraltro con se anche una pistola replica di quelle autentiche, priva del previsto tappo rosso.

Il controllo è stato quindi esteso all’abitazione, nella quale i Militari oltre ad alcuni fucili regolarmente denunciati all’Autorità di Pubblica Sicurezza, hanno però rinvenuto alcune armi da taglio tra cui una katana e numerose cartucce mai denunciate.

Al termine delle operazioni quindi, le armi e munizioni non denunciate sono state sottoposte a sequestro; le armi regolarmente denunciate sono state affidate a persona in possesso di titolo idoneo per la detenzione, mentre il 65enne è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, sia per la minaccia aggravata dall’uso delle armi che per il reato di detenzione abusiva di armi.

 

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