Lectio Magistralis del Presidente del Senato Pietro Grasso su Leopoldo Franchetti

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24 Ottobre 2017

Pietro Grasso, presidente del Senato, ha simbolicamente aperto a Città di Castello il Centenario di Leopoldo Franchetti, in vista dell’inaugurazione ufficiale del prossimo 4 novembre. Ad accogliere la seconda carica istituzionale dello Stato, un Teatro degli Illuminati gremito di cittadini, che hanno assistito alla lectio magistralis di Grasso su "Franchetti, il Mezzogiorno e la mafia”, arricchendo le molte dimensione dell’impegno del barone alla sua vicenda parlamentare e alla scoperta della “Questione meridionale”. Un collegamento ideale in nome della legalità ad altri e più contemporanei eroi civili, come Piersanti Mattarella o Giovanni Falcone, protagonisti del libro “Storie di sangue fantasmi ed amici” in cui il presidente Grasso, allora Procuratore della Direzione nazionale Antimafia, ricostruisce le tappe della lotta alla mafia, dopo le stragi di Capaci e Via d’Amelio. “Siamo onorati di ospitare il presidente Grasso in occasione del Centenario franchettiano” ha detto il sindaco Luciano Bacchetta “perché la sua visita nasce nel nome di quella classe dirigente che, agli albori dell’Unità, pose la prima pietra civile verso la costruzione di uno stato democratico e libero”. “Assieme al presidente Grasso, ricordiamo nell’imminenza del Centenario a lui dedicato, una figura di intellettuale, di uomo politico e di mecenate ma soprattutto raccogliere una eredità che è ragione di riflessione e di impegno culturale e civile” ha detto il presidente della Fondazione Hallgarten-Franchetti Angelo Capecci. il presidente del Senato Pietro Grasso, parlando dal palco del Teatro degli Illuminati ha detto che “questa giornata ha lo scopo significativo di ripercorrere la vita e l'attività di Leopoldo Franchetti, uno studioso e un uomo politico capace di riflettere sulla realtà del suo tempo in modo non ideologico, e di esplorarne gli aspetti più complessi di un fenomeno contro cui ancora combattiamo”. Inediti alcuni aspetti importanti dell’opera di Franchetti esposti dal presidente Grasso, che ha citato l’attenta analisi che nella sua permanenza in Sicilia Franchetti fece del fenomeno mafioso: “della mafia – ha detto Grasso - Leopoldo Franchetti seppe cogliere alcuni aspetti caratteristici: l’esercizio dell’influenza attraverso le relazioni d’interesse con ogni settore della società, il potere intimidatorio. Questi elementi erano veri allora come lo sono oggi, pur in un contesto così diverso e di fronte a una mafia contemporanea che è transnazionale”.  

 

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