L'azienda Extravaganti di Sansepolcro ottiene il premio "Innovazione giovani": un'eccellenza di sostenibilità e innovazione.

di:
20 Settembre 2018

Fu Ippocrate, padre della medicina, il primo a descrivere le virtù medicinali del latte d'asina. Già nell'epoca romana il latte di asina era utilizzato come un comune rimedio. Fino al XX secolo il latte d’asina è stato utilizzato per alimentare i neonati orfani o i bambini debilitati, per i malati e gli anziani. Si narra inoltre che Cleopatra, regina dell'Antico Egitto, solesse immergersi in latte d'asina per mantenere intatta la sua avvenenza e conservare lo splendore della propria pelle.

C’ha dunque visto lungo Filippo Pecorari, giovane imprenditore biturgense, quando anni fa ha deciso di allevare asini per la produzione del loro prezioso latte. E proprio questo suo duro lavoro gli è valso un importante riconoscimento, il premio “Innovazione giovani” regionale nella categoria “Sostenibilità”. Si è svolta ad Arezzo la cerimonia di premiazione da parte di Coldiretti, promotore del concorso giunto alle 12esima edizione, che ha accolto Filippo Pecorari, titolare dell’azienda Extravaganti, al quale è stato consegnato il premio motivato non solo dall’impegno costante nella propria attività, ma soprattutto per il coraggio e la lungimiranza che ebbe nel creare sui monti della Valtiberina quella che ad oggi è una azienda zootecnica e agrituristica a pieno regime, che vanta un’attiva fattoria didattica e sociale con allevamento di asine.

Il latte d'asina, oltre ad essere un nutrimento importante per l’alimentazione, è tuttora adoperato per produrre saponi e creme idratanti. Ma la presenza degli asini di Germagnano per la produzione del latte è importante anche umanamente essendo questi animali socievoli e amanti delle coccole, nulla di meglio per turisti e famiglie che possono ogni giorno fare visita all’azienda di Germagnano, sulle colline di Sansepolcro.

 

 

Tags