Lavori alla variante, riemerge un vecchio ponte

Carletti: “Stiamo analizzando l’interesse culturale d’intesa con la Soprintendenza”

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24 Marzo 2023
cassero

Un ponte in pietra e mattoni, forse di epoca medievale. È quello emerso dagli scavi nel corso dei lavori per la realizzazione della variante del Cassero. Una novità non da poco per il cantiere partito a fine febbraio e già protagonista di un’altra vicenda: il sequestro dei Carabinieri forestali, circa due settimane fa, di una parte dell’area per “valutare una difformità riguardante il conferimento di materiale terroso”. Ora ecco il ponte, rinvenuto tra il parcheggio Raniero Collesi e la zona Ansa del Tevere, proprio dietro le abitazioni. Il manufatto era letteralmente seppellito sotto strati di terreno accumulati nel tempo ed era nascosto da alberi e vegetazione, ora rimossi.

Che sia un reperto di valore archeologico e a quale epoca risalga con precisione dovranno però stabilirlo una serie di verifiche degli esperti: “Gli uffici tecnici comunali stanno analizzando l'interesse culturale d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria”, ha fatto sapere l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti dopo il sopralluogo di stamattina, venerdì 24 marzo, nell’area del cantiere a ridosso delle mura urbiche. Insieme al direttore dei lavori e all’archeologo, al quale il Comune ha affidato l’incarico di monitorare il ponte e sorvegliare il luogo della scoperta, l’assessore ha verificato direttamente l’opera affiorata durante lo “sbancamento” per la realizzazione della futura variante.

I lavori per la realizzazione della strada intanto sono andati avanti anche nelle ultime ore, con ruspa e camion in azione. Inoltre, in attesa del risultato dei riscontri archeologici e temporali, il ponte ha già suscitato una certa attenzione da parte della politica. Il consigliere comunale Andrea Lignani Marchesani, infatti, in un’interrogazione vuole conoscere "il prosieguo dei lavori e se sarà necessario rideterminare il tracciato, per consentire la valorizzazione del ritrovamento, oltre ad eventuali ritardi e necessità di nuovi costi per il completamento della variante". 

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Carletti: “Stiamo analizzando l’interesse culturale d’intesa con la Soprintendenza”