Lascito Mariani, arriva la Commissione per proporre come utilizzare i fondi

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23 Febbraio 2021

«È prevista una Commissione paritetica tra Comune di Città di Castello e Asl, che si riunirà giovedì prossimo. Da lì partiranno le proposte per la Giunta regionale rispetto all’utilizzo dei fondi in questione rispetto alla esigenze di quel territorio».

Lo ha detto l'assessore alla sanità Luca Coletto, nel rispondere a una interrogazione del consigliere del Pd Michele Bettarelli presentata nella seduta di oggi (martedì 23 febbraio) «Quali siano gli indirizzi trasmessi all’azienda Usl Umbria 1 circa le azioni in cui impegnare le risorse derivanti dal ‘lascito Mariani’ - ha detto l'esponente della minoranza - e se non concordi con la necessità di un tavolo operativo che elabori un piano dettagliato delle azioni da attuare mediante l’impiego di tali risorse, al fine di poterne verificare ex ante sia l’aumento quantitativo e qualitativo dei servizi sanitari territoriali erogati, sia la coerenza con le volontà della testatrice, signora Clara Mariani».

Bettarelli ha illustrato l’atto ispettivo spiegando che recentemente i 3 milioni e 700mila euro sono giunti nelle casse della Asl. Nella delibera di giunta si legge che questi soldi dovranno servire per garantire i servizi sanitari sul territorio di Città di Castello. «Bisogna ora chiarire se quei fondi serviranno per il recupero dell’ex ospedale e per la futura Casa della Salute – ha detto ancora il consigliere del Pd - e in alternativa come queste risorse verranno impiegate e se viene prevista una concertazione con gli enti territoriali circa il loro impiego».

L’assessore Luca Coletto ha risposto ricordando che «il lascito è destinato alle ‘cure di coloro che soffrono’. È prevista una Commissione paritetica tra Comune di Città di Castello e Asl, che si riunirà giovedì prossimo. Da lì partiranno le proposte per la Giunta regionale rispetto all’utilizzo dei fondi in questione rispetto alla esigenze di quel territorio. Proposte che dovranno essere messe a confronto con il nuovo Piano sanitario, in cui ci saranno previsioni anche rispetto alle nuovo Case della salute».

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