La Regione Toscana ripristini il servizio Tao presso l'ospedale di Sansepolcro. Una mozione in proposito è stata presentata a Firenze.

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26 Novembre 2018
ttv

Sanità senza pace in Valtiberina: dopo tante discussioni si è finalmente inaugurata la Casa della Salute, ma subito si accende una nuova polemica che riguarda l’ospedale biturgense, questa volta sul servizio della TAO, vale a dire la terapia anticoagulante orale. Se ne occupa il consigliere regionale toscano di Sì-Toscana a Sinistra, Paolo Sarti, che ha presentato una mozione a questo proposito. Sarti afferma che “il servizio sanitario della Valtiberina sta andando in crisi e costringe gli utenti a rivolgersi sempre di più al privato” e chiede che appunto “sia al più presto ripristinato il servizio per la terapia anticoagulante orale presso l'Ospedale di Sansepolcro o, in alternativa, presso la Casa della Salute”. Sarti ricorda anche che “a seguito del pensionamento del medico preposto alla prestazione della TAO all’ospedale di Sansepolcro, l'utente è costretto a recarsi al centro prelievi, fare il prelievo, attendere l’esito e recarsi dal medico per avere il dosaggio. A questo disagio si era cercato di ovviare affidando incarico ai Medici di Medicina Generale in modo da effettuare l'esame e dare il dosaggio presso la nuova Casa della Salute di Sansepolcro, ma, non avendo l’ASL Sud-Est fornito la necessaria macchinetta per gli "stick" per effettuare la TAO, questi medici sono impossibilitati a prestare l’esame”. Il consigliere Sarti aggiunge che “diversi utenti si sono rivolti alla vicina Umbria dove, a San Giustino e a Pistrino c'è l'ambulatorio medico dell’ASL1Umbria che garantisce il servizio di misurazione coagulazione e fa un referto nell'immediato”. E dunque Paolo Sarti chiede che la Regione Toscana ripristini al più presto il servizio di TAO nella sua normale efficienza in modo capillare, in particolar modo nei territori marginali e montani, come è appunto la Valtiberina Toscana.

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