La presidente del consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno annuncia il primo passo per andare verso una governance davvero partecipata

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19 Luglio 2019

Antenne” capaci di intercettare le richieste dei cittadini, di raccogliere le loro segnalazioni, di indicare eventuali situazioni di criticità. Il Consorzio 2 Alto Valdarno, che gestisce ilo sistema idrogeologico e irriguo anche in Valtiberina Toscana, ha tenuto a battesimo i “referenti di zona”, destinati a diventare i trait d’union tra le aree che compongono il comprensorio e l’ente consorzio stesso. Sono sei le “sentinelle” incaricate di ridurre le distanze con i consorziati, una per ciascuna delle unità idrografiche omogenee che stanno nel raggio di azione di questo consorzio di bonifica. Le ha nominate l’Assemblea consortile, scegliendo i punti di riferimento territoriali tra i 15 membri eletti. Marcello Polverini, noto imprenditore agricolo biturgense e consigliere comunale di Pd/InComune a Sansepolcro, è adesso il referente per la Valtiberina. E c’è un’altra novità: si tratta della creazione di commissioni ad hoc per approfondire specifiche tematiche. Per ora ne sono state individuate tre, dedicate a irrigazione, contratti di fiume e interventi straordinari. Ogni commissione ha  funzioni consultive. La direzione in cui il Consorzio di bonifica si muove si va perciò chiarendo sotto la nuova presidenza di Serena Stefani: andare verso una governance partecipata, rafforzare ulteriormente la centralità dei territori e ridurre il rischio idrogeologico, potenziando il confronto con le amministrazioni locali e i cittadini e migliorando così anche la qualità degli interventi.

 

 

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