La nuova biblioteca torna in consiglio: interpellanza di Castello Cambia sulla storia dei lavori e degli incarichi dal 2003 ad oggi

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12 Dicembre 2017

Vincenzo Bucci ed Emanuela Arcaleni, capogruppo e consigliere di Castello Cambia, hanno presentato in consiglio comunale un'interpellanza in cui si chiede la ricostruzione di tutte le fasi di avanzamento dei lavori e dei costi sostenuti dal comune, per la Biblioteca Comunale. 

 

 

In particolare  gli esponenti della minoranza, Bucci e Arcaleni, sono interessati a conoscere “se e quali siano gli atti dell’appalto redatti in maniera non conforme, cioè con un affidamento dell’incarico di direttore dei lavori a due soggetti distinti, come sottolineato nella delibera dell’Anac, per verificare se non si configuri un vizio sin dalla consegna dei lavori e dall’inizio del cantiere”. Castello Cambia chiede informazioni anche sulla “consulenza esterna di tipo legale, attivata per supportare un altro incarico, che di per sé avrebbe dovuto comprendere alte competenze, inerenti tutti gli aspetti della prestazione conferita, o se non fossero reperibili all’interno dell’ente tali competenze”. Castello Cambia concentra le sua attenzione sul dirigente che ha seguito l’operazione in modo prevalente e chiede all’amministrazione, "se a seguito dei rilievi evidenziati dall’Anac e del fatto che la Biblioteca è ancora chiusa, intenda adottare provvedimenti o valutare l’ipotesi di danno per l’ente”. Se questa è la sintesi, l’interpellanza argomenta in modo tecnico il contenuto a partire dagli atti ufficiali: il primo è la delibera dell’Anac “in cui - scrivono Bucci e Arcaleni -  vengono evidenziate delle irregolarità nell’affidamento dell’incarico di direttore dei lavori a due soggetti distinti per il completamento del primo e secondo piano e nella Sala Conferenze di Palazzo Vitelli a San Giacomo”. C’è poi la delibera con cui la Giunta si conforma alle conclusioni dell’Anac e dà mandato al dirigente di rimuovere l’incarico ai due direttori dei lavori e all’ingegnere aggiunto in seguito, e altri atti, “affidamenti non citati dall’Anac ma di notevole importo, tali da far presupporre un ingentissimo utilizzo di risorse pubbliche”. Castello Cambia chiede una ricostruzione di questo “storico” , di cui cita alcuni estremi ed in particolare l’aggiudicazione per oltre due milioni di euro nel 2003 a due ditte che avrebbero dovuto concludere i lavori in due anni e una determinazione del dirigente con cui viene conferito un incarico a supporto della sua funzione di "Rup", sigla che indica il responsabile unico del procedimento, figura centrale nel sistema degli appalti oggi vigente nella pubblica amministrazione.

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