La Milano-Cortina-Tokyo si ferma a 43 chilometri dal Giappone

di:
03 Agosto 2021

È più o meno la lunghezza di una maratona la distanza che è mancata a Guido Guerrini e Domenico Raguseo, a bordo della Toyota C-HR ibrida-biometano/metano, per raggiungere il Paese ospitante dei XXXII Giochi olimpici di Tokyo. La costa meridionale dell'isola russa di Sachalin, che fino al 1945 faceva parte del Giappone, è il punto d'arrivo della corsa ecologica durata oltre quaranta giorni e quasi sedicimila chilometri, percorsi quasi interamente utilizzando biometano e metano. Nonostante l'auspicato sbarco in Giappone non sia stato possibile, la “soddisfazione di essere andati anche più lontani rispetto all'arcipelago nipponico” è massima hanno detto.

“Ostacolo burocratico rivelatosi insormontabile sono state le misure di sicurezza legate alla pandemia di Covid-19 adottate dal governo di Tokyo, in particolare modo prima e durante le Olimpiadi” hanno aggiunto, evidenziando che nonostante i membri della spedizione fossero in possesso di un invito ufficiale non è stata concessa alcuna deroga dalle autorità nipponiche, con la conseguenza della mancata autorizzazione a continuare il viaggio con mezzi aerei o navali. Il Console giapponese a Južno-Sachalinsk, l’ingegner Takayuki Adachi, ha ricevuto nella mattinata del 2 agosto la delegazione del viaggio dall’Italia verso Tokyo. L’incontro è stato cordiale e tutto il personale della sede diplomatica nipponica si è dimostrato interessato alle motivazioni della lunga avventura, oltre a riempire di domande i protagonisti del viaggio.

 

“La volontà di trasmettere un forte messaggio di ripartenza dopo un anno e mezzo vissuto con enormi difficoltà è perfettamente riuscito. Il viaggio si è dovuto più volte adeguare alle disposizioni di legge che nazioni o regioni imponevano in questa ennesima fase della pandemia. Questo non ha impedito di arrivare ad un passo dal Giappone e di dimostrare che anche con mille difficoltà è sempre possibile convivere con il virus cercando di non fermare la vita sociale, economica ed in questo caso i viaggi, mantenendo un livello di sicurezza accettabile e non mettendo a rischio la propria salute e quella degli altri”, hanno concluso Guido Guerrini e Domenico Raguseo Un altro merito della spedizione è stato quello di aiutare e supportare durante parte del viaggio il vespista italiano Fabio Cofferati, impegnato ad emulare la Milano-Tokyo di Roberto Patrignani in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 1964. Il viaggio di Cofferati, a bordo di una Vespa Piaggio del 1963, ha potuto contare sulla vicinanza della spedizione ecologica e si è concluso, anche in questo caso, sull’isola di Sachalin. Al momento del rientro in Italia la Milano-Cortina-Tokyo intenderà proseguire l'itinerario Fai iniziato con il viaggio di andata nella tratta da Milano a Cortina. In senso opposto si andrà alla scoperta, con la massima lentezza e tranquillità, di altri luoghi da valorizzare lungo le strade tra le due città che ospiteranno i Giochi Olimpici del 2026.

Tags