La Casa Azzurra cambia pelle: grazie ad agenda urbana diventa un centro di ambito per le famiglie

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21 Dicembre 2017

Prima è stata la casa della madre e del bambino, poi è diventata l’Arca, un laboratorio per bambini e bambine nell’anno ponte tra nido e scuola materna, ora, la Casa Azzura cambia funzione e sarà uno spazio dedicato alle famiglie.

 

 

Si tratta del primo piano dello stabile conosciuto a Città di Castello come “il Franchetti”, dal nome dell’asilo che ha sede al piano terra dell’edificio di viale Vittorio Emanuele Orlando. “Questo luogo muta funzione ma mantiene la sua impronta originale di sostegno, ascolto e aiuto a tutto quanto ruota intorno ai genitori e ai loro figli. Il compito della cura e dell’educazione, anche se la società cambia e cambiano i soggetti chiamati a svolgere questa funzione fondamentale, rimane una delle prerogative per la crescita complessiva e la qualità della convivenza” ha detto l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini, presentando la nuova organizzazione della Casa Azzurra, denominazione che ha conservato, pur mutando pelle. “Motivi di sicurezza e di adeguamento tecnico avevano spinto a trasferire l’Arca presso il complesso di La Tina - Pieve delle Rose” ha aggiunto l’assessore alle Politiche Educative Rossella Cestini “ma questo luogo non poteva rimanere vuoto. Le sue destinazioni sembrano seguire l’evolversi della società e dei bisogni che emergono. Ma soltanto una comunità molto attenta a questi sviluppo può decidere di riservare uno spazio alle famiglie e agli specialisti che, all’occorrenza, possono coadiuvarli”. Il Centro per le famiglie ed i bambini nasce come azione dell’asset sociale all’interno di Agenda Urbana, il programma finanziato dall’Europa, attraverso la Regione Umbria e il cofinanziamento del comune, che nei prossimi anni modernizzerà all’insegna del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale l’organizzazione dei servizi e della mobilità cittadina. “Sarà al servizio delle politiche di ambito” ha aggiunto l’assessore Bassini, sottolineando come abbia già ospitato “il corso annuale di preparazione all’adozione rivolto alle coppie residenti nelle zone Sociali 1 e 7 che stanno pensando di candidarsi a diventare genitori di un figlio adottivo ma anche il gruppo di lavoro con le famiglie nel post adozione e il programma Pippi, che come spiega la dirigente del Settore Sociale Giuliana Zerbato “è una sperimentazione nazionale, guidata dall’Università di Padova, con una metodologia di lavoro innovativa rivolta a famiglie che per motivi diversi mostrano aspetti di vulnerabilità rispetto al proprio ruolo genitoriale. A gennaio ci sarà un potenziamento con il gruppo di genitori e il gruppo dei loro figli che in parallelo si incontreranno alla presenza di operatori e di educatori della cooperativa La Rondine e Asad con l’obiettivo di raccontarsi e riflettere insieme per sviluppare e rinforzare le lori risorse personali e genitoriali. “La Casa Azzurra sarà anche il luogo del servizio di mediazione familiare, attivato a breve con i finanziamenti del Fondo sociale europeo e di affido - aggiunge la Bassini – il primo è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari e genitoriali  in vista o a seguito di separazione e divorzio. Compito della mediazione familiare è infatti quello di, attraverso la presenza ed il contributo di un terzo neutrale, favorire  la coppia genitoriale che decide di separarsi, di trovare degli accordi che le consentano di continuare a svolgere il ruolo genitoriale in modo soddisfacente verso i loro figliL’affido familiare prevede iniziative ed attività rivolte a sensibilizzare la comunità verso l’accoglienza temporanea di un minore la cui famiglia di origine si trovi in un momento di difficoltà”. Alla presentazione della nuova Casa Azzurra sono intervenuti anche i vertici di Farmacie Tifernati, il presidente Lazzaro Gaudenzi Fiorucci e il direttore Luca Marini, che hanno contribuito all’acquisto della dotazione e che nella circostanza hanno ribadito come “la missione sociale di Farmacie tifernate è iscritta nel suo Dna e si esplica soprattutto quando riusciamo a mettere a disposizione risorse come aumentano in senso diretto o indiretto come in questo caso il benessere psico-fisico della nostra comunità”. L’Amministrazione ha voluto che anche Michele Ceccagnoli, rappresentante della filiale Olivetti Ibm di Città di Castello, fosse presente perché “abbiamo creduto e contribuito a Casa Azzurra, in memoria dello stile imprenditoriale del nostro fondatore, passato alla storia non solo per i suoi meriti come capitano d’industria ma anche per la sua forte sensibilità sociale, nell’aprire ad esempio asili al servizio dei dipendenti e delle comunità dove sorgevano gli impianti. La casa Azzurra cerca di aiutare la serenità della famiglia e questo ci sembra un obiettivo a cui sia bello associarsi”.

 

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