Imprenditore altotiberino nei guai, maxi operazione della Guardia di Finanza

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17 Luglio 2020

I Finanzieri del Gico di Perugia hanno eseguito in queste ore un decreto di sequestro, e contestuale confisca, di beni mobili, immobili e partecipazioni societarie, per un valore stimato di circa 33 milioni di euro, nei confronti di un imprenditore umbro del settore immobiliare residente nel comune di Citerna dove ora ha l’obbligo di dimora per 3 anni. 

Si tratta di G.C. che, a partire dalla fine degli anni ‘90, come spiegano le fiamme gialle– aveva collezionato numerosi precedenti penali per bancarotta fraudolenta, tra cui una condanna definitiva a 5 anni di reclusione nonché  procedimenti pendenti nelle procure e tribunali di mezza Italia (come Perugia, Milano, Roma).Tanto che proprio riconosciuta dal Tribunale la pericolosità socio-economica dell’imprenditore, è stata disposta nei suoi confronti la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza cioè Citerna per un periodo di tre anni.

L’esecuzione del provvedimento arrivata in queste ore rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa della guardia di finanza.

Secondo le indagini l’uomo ricorreva all’uso di società “schermo”, anche di diritto estero, formate appositamente e gestite da vari prestanome, per compiere operazioni immobiliari e societarie in completa evasione d’imposta.

Tante operazioni finanziarie visto che il valore era di 33 milioni di euro.

Le plusvalenze milionarie così ottenute non venivano solo sottratte al fisco, ma alle stesse società, che una volta depredate erano destinate al fallimento.

Per circostanziare questo la guardia di finanza ha acquisito tutta la  documentazione riferita all’ultimo ventennio di attività dell’uomo, tra cui i contratti di compravendita dei beni e delle quote societarie.

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