I numeri del Reddito di inclusione attiva, servizio tifernate che aiuta circa 20 famiglie in difficoltà economiche.

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14 Gennaio 2019

Ogni mese affluiscono all'emporio della Caritas circa 200 famiglie provviste di apposita tessera. E’ un fronte caldo quello della vulnerabilità economica su cui il comune di Città di Castello ha attivato il Reddito di inclusione attiva, che prevede sussidi in cambio di adesione ad un progetto di reinserimento economico. Le richieste sono state 240 di cui 125 accolte dall’INPS. «Emporio alimentare e i 2 posti letto riservati dalla Caritas, si aggiungono ad un quadro in cui il Comune è intervento con rimborsi alla Tari in 130 casi per 20mila euro nel 2018»: questi dati li ha forniti l’assessore al sociale Luciana Bassini.

L’area immigrazione ha potuto contare su progetti storici come i 21 laboratori di Cosmopolis, che hanno coinvolto 100 alunni stranieri per l’apprendimento della lingua, e il progetto Oikos, nato in collaborazione Comune e le varie realtà locali dell’associazionismo.

Famiglia, anziani, disabili e giovani: progetti innovativi per i disabili adulti e assistenza alla non autosufficienza in crescita sono i i principali settori di intervento delle Politiche sociali del comune di Città di Castello nel bilancio di fine anno dell’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini. Tra le attività di zona quelle rivolte all’infanzia e alla famiglia: dalla Mediazione familiare ai centri diurni per minori di famiglie in difficoltà frequentati da dieci ragazzi fino al potenziamento dei servizi integrativi domiciliari o in ambiente scolastico

Nella scala cittadina invece gli anziani, negli ultimi anni, sono una voce in crescita del bilanci sociale: 65 anziani usufruiscono di assistenza domiciliare, oltre ai 47 utenti delle case a canone agevolato presso la Casa Albergo e Vivo il Centro, in altri casi il sostegno è a sport in relazione ai buoni farmacie, rette di ricovero nel caso i diritti interessati non possano far fronte alle spese.

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