Gioco d'azzardo: i numeri di un problema sociale

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18 Maggio 2018

In Italia 17 milioni di persone hanno giocato almeno una volta a giochi d’azzardo, con una forte crescita rispetto ai 10 milioni stimati nel 2010; ogni maggiorenne spende al gioco 374 euro, cioè più di un euro al giorno.  Il fenomeno è in crescita tra gli adulti maschi, tra i 15 e i 64 anni mentre diminuisce tra i giovani in età studentesca. Il quadro della situazione a livello nazionale è stato al centro di un interessante incontro che si è svolto nel salone gotico del Museo diocesano, dal titolo «Il grande predatore. Il gioco d’azzardo come emergenza sociale» alla presenza di esperti che hanno precisato la drammaticità del fenomeno. C’erano Umberto Folena giornalista e capo redattore del quotidiano l’Avvenire e Riccardo Angeletti psicoterapeuta, esperto di nuove dipendenze e presidente di Umbria Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive. L’evento promosso dagli uffici diocesani cultura e comunicazioni sociali e della pastorale sanitaria è stato coordinato da Catia Cecchetti. Dati preoccupanti emergono dalle ultime ricerche dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa che hanno rivelato che In Italia il gioco d’azzardo rappresenta la terza impresa del paese, contribuendo al 4% del Pil. Il gioco più diffuso è il Gratta e Vinci seguito dal Lotto, Super Enalotto e scommesse sportive. Secondo gli ultimi dati del Cnr si gioca di meno nelle Regioni del Centro e Nord Italia, mentre si rilevano incrementi al sud.

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