Firmato a Città di Castello un patto per le infrastrutture per riqualificare il territorio

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06 Giugno 2018

Un patto per le infrastrutture da firmare a Città di Castello e che dovrà servire per rilanciare a tutti i livelli l’emergenza che questo territorio vive da anni. Infrastrutture da riqualificare e infrastrutture da completare: un vuoto storico per l’Alta Valle del Tevere, su cui all’unanimità il consiglio comunale tifernate fa appello a parlamentari ed europarlamentari di ogni formazione politica, affinchè sia superato. Nella seduta di lunedì 4 giugno l’argomento è stato al centro del dibattito in due momenti. La prima volta con l’interpellanza dei consiglieri del Pd sulle prospettive dell’assetto viario locale che ha permesso di fare il punto sulla situazione. Poi con un ordine del giorno della Lega, votato all’unanimità, nel quale si chiede una manifestazione e un impegno alle istituzioni superiori. Al centro della discussione: i tempi di completamento della E78, il trasporto ferroviario ex-Fcu poi ancora la messa in sicurezza della E45. Venerdì 8 giugno intanto il comune firmerà in regione gli atti preliminari alla realizzazione dello svincolo di Cerbara della E45. Per Fcu invece è stata terminata la messa in posa dei binari a Umbertide e si sta lavorando sulle criticità idrogeologiche a Montecastelli per poter riaprire con il nuovo anno scolastico.  Il nodo delle infrastrutture è stato poi ripreso alla fine della seduta con l’ordine del giorno di Valerio Mancini della Lega che chiedeva un evento pubblico incentrato su questo tema. Nell’idea di Mancini la manifestazione, a cui saranno invitati tutti i livelli istituzionali, dovrebbe proporre ai rappresentanti del territorio - dal Comune alla Regione, dal Parlamento all’Europarlamento - un Patto per le infrastrutture - E45, E78, FCU - con un decalogo di obiettivi, su cui gli eletti devono impegnarsi a prescindere dal simbolo, in nome degli interessi del territorio.

 

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