A fine estate 2018 termineranno i lavori in Piazza dell'Archeologia a Città di Castello. Nel dettaglio la descrizione del progetto

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19 Dicembre 2017

Si è aperto il cantiere per la Piazza dell’Archeologia a Città di Castello: l’annuncio è stato fatto nel corso di una conferenza stampa dal sindaco tifernate Luciano Bacchetta, che ha parlato “dell’ultimo tassello del Contratto di quartiere 2 e di un’opera che, dopo molti anni e dopo molte polemiche, giunge a compimento in un quadrante strategico del centro storico, dove convivono tante eccellenze architettoniche - la Pinacoteca, la Chiesa dei templari, il Chiostro e la Chiesa di San Domenico, e nota dolente, l’ex ospedale, su cui diventa ancora più improrogabile trovare una soluzione per sanare l’unico punto debole di questa area”. Tempi massimi: fine estate 2018, “anche se la ditta aggiudicatrice si è impegnata nella sua proposta ad anticipare di due mesi. Se l’andamento climatico sarà favorevole, potrebbe essere terminata entro giugno. Non ci sarà nessun mostro di cemento – rassicura il sindaco - ma volumi proporzionati e in armonia con il contesto". L’Amministrazione comunale ha ridotto le cubature di edificazione del complesso residenziale dai 40mila originari a 13mila metri, arrivando al minimo sindacale per sostenibilità economica del privato, attraverso una operazione perequativa molto intelligente. Naturalmente al termine dei lavori sarà riqualificata la mobilità di contorno. L’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi ha aggiunto che “nel progetto della Piazza è prevista anche la realizzazione di parcheggi, oltre a un’area per la vita sociale del centro storico, che ora avrà un nuovo baricentro".

La piazza sarà con pavimentazione in sestini di cotto e lastre di travertino a formare un disegno geometrico semplice di quadranti regolari con al centro il sistema di smaltimento delle acque meteoriche.                      La parte che si affaccia sull’Anfiteatro sarà aperta, davanti al complesso residenziale su cui sono stati ricavati 28 appartamenti, 13 posti in vendita e 15 con il regime di edilizia agevolata. Completano l’intervento la sistemazione a verde dell’area con un marciapiede su tutto il perimetro. Sarà riaperta anche l’antica via del Campaccio che collega la Pinacoteca con via delle Santucce, correndo parallela a via Borgo Farinario.            Il costo è di 1 milione e 437mila euro, di cui un milione e centomila provenienti da fondi del Cipe e della Regione Umbria, cinquantamila da risorse comunale e 270mila attraverso la vendita di un lotto edificabile in zona Riosecco. La ditta che si è aggiudicata la costruzione della Piazza ha già lavorato in modo proficuo con il comune, ad esempio sulla bonifica della frana di Canoscio. L’unica incognita può derivare dall’ulteriore affioramento di reperti archeologici in fase di scavo. Un’archeologa vigilerà su questa fase ma i tecnici dichiarano che i saggi hanno già raggiunto la conduttura e il terreno rimaneggiato, livello al di sotto del quale, di consueto, non si verificano rinvenimenti.

 

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