Festival delle Nazioni, la 56ª edizione entra nel vivo

Al giovane Trio Sheliak il concorso Burri; domenica l’atteso concerto reggae di Alborosie

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25 Agosto 2023
trio sheliak concorso burri

Il Trio Sheliak, vincitore del concorso Burri 2023 dedicato ai giovani musicisti

Il programma della 56ª edizione del Festival delle Nazioni entra nel vivo, con numerosi appuntamenti tra Città di Castello e altri luoghi dell’Alta Valle del Tevere coinvolti nella rassegna. Intanto l’Ensemble Micrologus ha aperto, nella Chiesa di San Domenico, mercoledì sera, il Festival quest’anno dedicato all’Italia. L’ensemble italiano, formato in parte da musicisti umbri, ha incantato il pubblico con una magistrale interpretazione di musiche rinascimentali eseguite su strumenti antichi, tra gli altri liuto, tromba dritta, zufolo, arpa che hanno permesso, insieme con le voci dei cantori, di ricreare un’atmosfera affascinante, armoniosa e allo stesso tempo penetrante. In un omaggio a Signorelli e Perugino, maestri del Rinascimento di cui ricorrono quest'anno i cinquecento anni dalla scomparsa.

Voltando pagina, dopo la tappa di giovedì a Sansepolcro con lo spettacolo "Inquietudini ruggenti. Il primo colonialismo italiano", e il concerto finale del concorso Burri per giovani musicisti, vinto dal Trio Sheliak (composto da Emanuele Brilli al violino, Matilde Michelozzi al violoncello e Sergio Costa al pianoforte), futurismo e passatismo in musica saranno al centro del concerto "L’Italia tra le due guerre", in programma oggi alle 21, sempre nella Chiesa di San Domenico. Ne sarà interprete l’UmbriaEnsemble, rinomata compagine cameristica regionale che proporrà per l’occasione due brani di Francesco Balilla Pratella, uno dei padri del futurismo in musica: il quartetto Giallo pallido e il quintetto Per un dramma orientale. La scaletta del concerto prevede poi la Barcarola et scherzo op. 4 per flauto e pianoforte di Alfredo Casella, uno degli autori protagonisti di questa edizione della manifestazione; e ancora l’elegia per archi Crisantemi di Giacomo Puccini; gli intermezzi per trio con pianoforte da Prigionieri e vulcani di Franco Casavola; infine, il celeberrimo intermezzo di Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.

Nella giornata di sabato il Festival si sposta ancora, questa volta sul versante dell’Altotevere umbro. Al Novecento italiano è dedicato il recital lirico in programma alle ore 18 nel Museo Santa Croce di Umbertide. Protagoniste le voci di Yuliya Poleshchuk, Tamari Kirakosova e Anzor Pilia, accompagnate dalla pianista Valeria Picardi. A Montone poi, nella chiesa di San Francesco (ore 21), si esibirà il vincitore del Concorso Alberto Burri 2022: il trio di fisarmoniche Sirius Accordion Trio, composto da Michele Bianco, Alberto Nardelli e Pietro Secundo.

Domenica 27 agosto è, invece, il giorno di Alborosie & Shengen Clan con il reggae del Destiny Tour che risuonerà al Festival (Formula Uno Disco, ore 21).

Alborosie, il cui vero nome è Alberto D’Ascola, è un artista reggae italiano consacrato Italian Reggae Ambassador dopo la vittoria al Reggae Sumfest, uno dei più importanti festival reggae al mondo. Nato nel 1977 a Marsala, ha fondato giovanissimo i Reggae National Tickets, con cui ha venduto circa duecentomila dischi; nel 2000 si è trasferito a Kingston (Giamaica) per immergersi nella cultura reggae e rastafari. Da allora ha messo a segno numerosi successi e collaborazioni con artisti internazionali, tra cui Gentleman, Sizzla, Michael Rose, Ky-Mani Marley, solo per citarne alcuni. Cantante, scrittore, produttore e polistrumentista, Alborosie è prolifico artista e il suo stile musicale si basa sulle radici della musica giamaicana, mentre i suoi testi affrontano spesso temi attuali. Nel 2011 viene nominato nella categoria Best Reggae Act ai M.O.B.O, gli award più importanti per la black music, e a ottobre dello stesso anno trionfa sul palco di Glasgow, vincendo il premio Best Reggae ACT. In questo modo Alboroise è diventato il primo artista bianco a vincere un premio dedicato alla musica black.

Domenica 27 agosto alle ore 18.30 nella cornice del cortile del Castello Bufalini di San Giustino, una dei luoghi più iconici e amati dal Festival delle Nazioni, si misureranno con musiche di Beethoven, Casella e Ravel i musicisti dell'Aeonium Piano Trio – gruppo segnalatosi al Concorso Alberto Burri 2022, composto da Cristina Papini al violino, Silvia Maria Gira al violoncello e Andrea Napoleoni al pianoforte.

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Al giovane Trio Sheliak il concorso Burri; domenica l’atteso concerto reggae di Alborosie