È morto Alessandro D'Alatri, era cittadino onorario di Sansepolcro

Aveva 68 anni. Un anno e mezzo fa aveva raccontato in una cerimonia ufficiale i forti legami con la città della madre

di:
03 Maggio 2023

Dai nostri archivi: la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ad Alessandro D'Alatri da parte del Comune di Sansepolcro

Alessandro D'Alatri a Sansepolcro

Alessandro D'Alatri a Sansepolcro in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria nel settembre 2021

È morto a Roma all'età di 68 anni il regista Alessandro D'Alatri. Nel settembre del 2021 aveva ricevuto la cittadinanza onoraria di Sansepolcro, luogo di origine della madre e a cui il cineasta era rimasto particolarmente legato. “Citti, so' del Borgo”, affermò tra l'altro in occasione del conferimento della cittadinanza a Palazzo delle Laudi, quando ebbe modo di raccontare in un intervento appassionato il sentito rapporto con Sansepolcro, dove soprattutto da bambino aveva trascorso lunghi periodi.

“Ho vissuto e respirato tutto l’affetto di questo territorio pur essendo romano”, disse. “Quando venivo qui venivo in un’altra dimensione, completamente differente e di grandissima civiltà. Ho avuto la fortuna di avere, oltre a una famiglia meravigliosa, anche il patrimonio più ricco che si può dare a un bambino, che è quello di vedere l’ultimo sprazzo della civiltà contadina. In quel periodo ho assorbito il rispetto per le cose, le persone, gli animali, l’onestà del lavoro, la fatica, il non lamentarsi mai ed essere sempre soddisfatti di quello che si sta facendo”.

“Questo luogo è stato per me un luogo d’amore dove si amava il territorio, il cibo, la cultura: ero figlio di una famiglia di contadini e venivo portato a vedere Piero della Francesca, me ne parlavano in un casale colonico di mezzadri. E poi c’erano i balestrieri, che erano il mio mito”. E da Sansepolcro era arrivato anche “l’insegnamento più importante: quello di un’etica morale, perché ho visto un luogo di lavoratori onesti, di grandi lavoratori. Questo me l’hanno passato, sono diventato un lavoratore maniacale, e nel mio lavoro, anche quando non parlo della Valtiberina, c’è sempre il rispetto per le vite degli altri, che è la cosa più bella che si possa apprendere”.

“Questo momento ufficiale è stata una prima occasione d’incontro, ma contate sempre su di me, non fatevi scrupolo per qualsiasi collaborazione, partecipazione o contributo”, disse in conclusione.

D'Alatri, attore e regista di cinema e televisione, in carriera ha vinto due David di Donatello e due Ciak d'Oro.

Il cordoglio della comunità di Sansepolcro - Nel pomeriggio l'ufficio stampa del Comune ha diffuso un comunicato stampa con i messaggi del sindaco Fabrizio Innocenti e dell'ex assessore alla cultura Gabriele Marconcini, in rappresentanza della giunta Cornioli. “La notizia della sua morte ci è giunta inaspettata e improvvisa - ha affermato il primo cittadino - Non solo Sansepolcro ma l’intera Italia perdono una delle loro figure artistiche e creative più importanti. Il suo rapporto col Borgo era bello e intenso, e si era mantenuto tale nonostante la lontananza e il lavoro. Penso di interpretare il pensiero della nostra intera comunità esprimendo
sgomento e massimo rincrescimento per la sua morte, che ci tocca nel profondo. Le più sentite condoglianze a tutti i suoi familiari, alcuni dei quali vivono fra noi”.

“Davvero una brutta notizia - afferma Marconcini - Se ne va una grande personalità dalla mente geniale e dall’animo gentile. Con la sua cultura, la sua sensibilità, ha contribuito a veicolare il valore della bellezza, creando storie, personaggi e immaginari collettivi che hanno frequentemente attinto anche dalla ricchezza del nostro territorio. È un giorno triste per tutti noi”.

Tags

Abstract
Aveva 68 anni. Un anno e mezzo fa aveva raccontato in una cerimonia ufficiale i forti legami con la città della madre