Diocesi di Città di Castello, verso la riorganizzazione delle parrocchie

Non si tratterebbe di tagli, accorpamenti o chiusure ma, al contrario, di un rilancio della presenza della Chiesa sul territorio, con modalità, linguaggi e organizzazione più adeguate ai tempi attuali. Un percorso programmatico e condiviso che porterebbe alla riorganizzazione e integrazione delle parrocchie diocesane (formalmente circa 60 quelle presenti nel territorio, di cui una trentina effettivamente attive) e del corpo sacerdotale, composto al momento da 38 preti.

È quanto emerge dall’iniziativa illustrata dal Vescovo Luciano Paolucci Bedini, a circa 15 mesi dall’inizio del suo ministero episcopale e da don Francesco Mariucci, componente del Consiglio presbiterale diocesano e del Collegio dei consultori, oltre che responsabile dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. Una iniziativa che prevede, innanzitutto, una serie di assemblee in cui il Vescovo incontra sacerdoti, diaconi e fedeli nelle varie unità pastorali del territorio diocesano e - nelle prossime settimane - coinvolgerà tutto il territorio della diocesi di Città di Castello.

Si tratta di serate dedicate in particolare al dialogo con i parrocchiani per mettersi in ascolto dei bisogni e delle necessità di ciascuna realtà pastorale e per ragionare sulle prospettive di riorganizzazione delle stesse comunità parrocchiali sul territorio. Non si tratta di una visita pastorale nel senso “canonico” del termine, ma di occasioni per coinvolgere ciascuno nelle riflessioni che lo stesso Consiglio presbiterale tifernate ha ritenuto importanti da fare proprio con i fedeli.

Nella prima settimana, il monsignor Paolucci Bedini ha incontrato le comunità di San Giustino, Lama, Selci e Citerna, con gli incontri che continueranno nei prossimi mesi.

Nelle comunità parrocchiali e nelle unità pastorali della diocesi di Città di Castello, ha spiegato il vescovo Paolucci Bedini fin dai primi incontri dei giorni scorsi, c’è bisogno che tutti si sentano corresponsabili della vita della Chiesa ed è necessario ritrovare lo spirito missionario e di nuova evangelizzazione che caratterizzava l’esperienza dei primi apostoli e dei primi seguaci del cristianesimo.

Terminata entro le festività natalizie la serie degli incontri pastorali, nel 2024 il vescovo Luciano intende tirare le fila di questo percorso per valutare un progetto di riorganizzazione della presenza di sacerdoti e parrocchie nella comunità diocesana.