A destinazione i viaggi interrotti dalla strage di Bologna

Anche San Leo di Anghiari tra i luoghi che verranno raggiunti da 85 volontari

02 Agosto 2022
A destino

Un momento del laboratorio a cui hanno preso parte gli 85 volontari del progetto "A destino" presso gli spazi di DumBO a Bologna (foto Silvia Basso)

Arriverà oggi anche a San Leo di Anghiari il progetto A destino, che legando teatro e cittadinanza attiva vede protagonisti ottantacinque volontari, uno per ciascuna delle vittime della strage della stazione di Bologna. Si tratta di 85 persone comuni che come atto finale di un laboratorio coordinato dal Teatro dell'Argine concluderanno simbolicamente i viaggi interrotti dall'attentato del 2 agosto 1980. Tra le destinazioni la frazione anghiarese verso cui quel tragico giorno era diretto Roberto Procelli di ritorno dal servizio di leva. A raggiungere San Leo sarà Martina Tognelli, giovane originaria di Sansepolcro che dopo l’esperienza nello staff di CasermArcheologica si è trasferita a Bologna per motivi di lavoro.

Nella sua nuova vita nel capoluogo emiliano, Martina si è imbattuta nella possibilità di mantenere viva la memoria della strage, perché il bisogno forte di verità e giustizia non muoia mai: “Tutto è partito dalla domanda principale attorno a cui ruota tutto il progetto: che cosa c’entro io con il 2 agosto?”, spiega. “Ce lo siamo ripetuti spesso, in diversi momenti durante le due ore e mezzo serali che ogni giovedì di giugno e luglio abbiamo condiviso insieme. Più di ottanta persone di diverse età e provenienze hanno scelto volutamente di non restare passivi davanti alle ingiustizie di ogni giorno ma di rivendicare il diritto alla verità, che è fondamentale. Troppo tempo è passato senza che fosse davvero fatto qualcosa, alle ultime condanne dei mesi scorsi bisogna continuare con le indagini per fare piena luce su uno dei momenti più drammatici della storia italiana”.

In Valtiberina a far sentire ancora più forte il legame con la strage di Bologna c’è la figura di Roberto Procelli, rimasto ucciso a 21 anni mentre rientrava a casa dal servizio militare: “Sicuramente il fatto di essere originari dello stesso territorio è stata la molla che ha fatto scattare in me la scelta di voler portare a destino il suo viaggio”, dice Martina. “Coetaneo di parenti e amici, da cui ho spesso sentito raccontare la sua storia, la memoria di Roberto Procelli è sempre viva ad Anghiari grazie anche alle numerose iniziative istituite dal Comune nel corso degli anni. Quel giorno stava tornando a casa, lo hanno ritrovato vicino a una cabina telefonica nei pressi della stazione da cui, poco prima, aveva telefonato ai genitori per informarli del suo arrivo. Quarantadue anni dopo porterò a termine quel viaggio rimasto incompiuto attraverso un’azione rituale collettiva e civile, per cercare di restituire conforto, gioia, pace a una persona che come noi aveva progetti, sogni, aspettative che in un attimo si è visto svanire completamente e con lui quelli di una famiglia e di un’intera comunità”.

“Vorrei segnalare con piacere – aggiunge la volontaria – come durante il corso fosse preminente la componente giovani. Eravamo davvero in tanti a far sentire la nostra voce, è bello come ci sia sempre più voglia da parte delle nuove generazioni di farsi protagonisti attivi di ciò che succede attorno. Forse perché si sta diffondendo la richiesta di una partecipazione alla vita politica maggiormente consapevole, attenta e strutturata”.

I viaggi degli 85 partecipanti prenderanno il via questa mattina dalla stazione di Bologna subito dopo la commemorazione istituzionale. Ognuno partirà con in mano una valigia bianca, per donarla a chi incontreranno all’arrivo. All’interno ci saranno lettere, poesie e riflessioni scritte dai viaggiatori stessi. Al termine ciascuno scatterà una foto che sarà pubblicata insieme agli audioracconti dei partecipanti nel sito adestino.stragi.it, dove a partire dal pomeriggio di oggi sarà possibile seguire gli arrivi in tempo reale.

Il progetto, voluto dall'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna con il supporto dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, è stato realizzato grazie alla collaborazione fra Teatro dell'Argine, Dipartimento di scienze dell'educazione dell'Università di Bologna e BAM! Strategie culturali.

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